INIZIATIVA CULTURALE
'Inchiostro di Puglia' a Fasano: quando libro e cultura diventano protagonisti
Riuscitissima iniziativa quella organizzata dall'associazione 'Le Nove Muse' in collaborazione con gli istituti "Bianco-Pascoli' e Salvemini
FASANO – Nel corso dei secoli intellettuali di ogni tipo, letterati, filosofi o musicisti, hanno professato la loro fede nel binomio libri – libertà: solo leggendo, infatti, gli esseri umani si rendono indipendenti da preconcetti, imposizioni e dogmi che, con la facoltà del pensiero autonomo, possono essere scardinati e messi in discussione. Nell'era della tecnologia e della multimedialità, insegnare alle nuove generazioni ad apprezzare e dare credito alle idee poste per iscritto sulla carta stampata è l'arduo compito degli educatori: sta a loro trovare un varco nel giovane animo dei discenti per prepararli ad accogliere i testi d'autore. Un altro modo per avvicinare gli studenti alle opere è quello di porli faccia a faccia con le parole imperiture e con le tematiche contemporanee in un evento di portata nazionale: è quello che è accaduto ieri a Fasano, nell'intera regione e in tutta Italia in occasione della giornata mondiale del libro che si celebra il 23 aprile di ogni anno.
È stata intitolata “La notte di Inchiostro di Puglia” la manifestazione che ha avuto luogo in ben 100 città, tra cui la nostra (fortino n° 52). Protagoniste e promotrici dell'iniziativa sono state l'associazione culturale “Le Nove Muse”, la scuola media “Bianco-Pascoli” e l'istituto superiore "Salvemini": una sinergia perfetta che ha generato una serie di incontri, per tutta la giornata, a favore di un'istruzione variegata e profondamente attuale.
Si è partiti in mattinata, al Teatro Sociale, con un incontro degli studenti dell'istituto superiore "Salvemini" sul tema della giustizia. Occasione è stata data dalla presenza dell'avvocato Giusy Santomanco e del giudice Rosa Caramia le quali hanno risposto ad alcune domande e riflessioni poste dagli studenti che hanno preso spunto dal legal Thriller "Non sono un assassino" di Francesco Caringella. Più che un incontro è stato un confronto tra le due giovani relatrici (che grazie ad un linguaggio poco tecnicistico sono riuscite a calamitare immediatamente l'attenzione della platea) e gli studenti della scuola diretta da Rosa Anna Cirasino. Si è parlato del ruolo della giustizia in Italia a 360 gradi: dal ruolo dei giudici alla ormai spettacolarizzazione di alcuni avvenimenti come ad esempio quelli dei casi Parolisi, Sollecito-Knox e Sarah Scazzi. I ragazzi hanno mostrato assoluto interesse verso gli argomenti ponendo specifiche domande anche su alcune questioni tecniche relative a indagini e processi trovando nella Caramia e nella Santomanco sponde preparate.
Nel pomeriggio i protagonisti sono diventati i bambini, soprattutto quelli frequentanti la scuola media "Bianco-Pascoli". Nell'androne del plesso "Pascoli" si sono ritrovati in centinaia prima per uno spazio riflessione dove sono stati letti alcuni passaggi di libri scelti dagli stessi ragazzi e poi con una vera e propria gara di lettura.
In serata, il prof. Giancarlo Visitilli ha presentato la sua ultima fatica letteraria “E la felicità, prof.?”; l'affabile docente barese di Lettere, giornalista di “Repubblica” e pregevole scrittore, ha raccontato brevemente aneddoti e storie riguardanti gli alunni conosciuti in 16 anni di carriera e raccolti nei 29 capitoli del suo accurato libro. Per lui che «svolge il mestiere più bello del mondo», le emozioni che gli hanno regalato i ragazzi dietro i banchi (a partire da un ribelle Antonio Cassano) valgono più di qualsiasi fatto materiale: le suggestioni e i sentimenti provati da insegnante divengono l'argomento preferito delle sue pagine.
Dopo un intermezzo musicale dedicato a Fabrizio De Andrè, è toccato all'attrice Antonella Carone reinterpretare la narrazione di Serena Dandini, autrice di “Ferite a morte”, romanzo che dà voce alle donne uccise da uomini bruti. L'impeccabile recitazione ha avuto effetto anche grazie all'accompagnamento strumentale di Sante Mileti. Ad introdurre il toccante momento è stata Anna Maria Montanaro, presidente del “Centro antiviolenza Safiya Onlus” di Polignano a Mare. Sulla stessa linea l'intervento successivo da parte di Annella Andriani, scrittrice di “Storia di una narratrice in fuga”: il racconto, basato sulla storia personale, focalizza l'attenzione sul dramma della violenza domestica in età infantile e il conseguente dolore che accompagna la vittima per tutta la vita, fino a che l'unica salvezza diventa, appunto, la letteratura.
A chiudere la festa di “Inchiostro di Puglia” a Fasano è stato il gruppo “Impronte di Puglia”, che ha fatto scatenare i presenti con taratelle, pizziche e balli della nostra tradizione: la musica e i libri sono sempre gli unici mezzi in grado di unire generazioni, popolazioni, culture differenti.
di Antonella Argento
25/04/2015 alle 05:57:03
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