INIZIATIVA UTL
'Sulle orme di Orazio' : un libro-viaggio sul poeta latino che elogiò Egnazia
Il libro, edito da Schena e scritto da Franca Longo e Angela Villani, è stato presentato ieri, 16 aprile, a Fasano su iniziativa dell'Utl
FASANO – “Mentre parliamo il tempo sarà già fuggito, come se ci odiasse: ruba un giorno, confidando il meno possibile nel domani”. Fu Quinto Orazio Flacco il primo a teorizzare il carpe diem, la filosofia del cogliere l'attimo e del non curarsi del futuro, poiché solo sul presente è possibile intervenire. Ma il poeta latino non è passato alla storia solo per la celeberrima locuzione contenuta nelle sue Odi: la potenza lirica, l'eleganza stilistica, la sensibilità, l'amore per i luoghi delle origini sono elementi di fondamentale connotazione della figura oraziana. Per fornire una rilettura moderna e romantica dell'autore, nato a Venosa nel 65 a. C., le docenti e studiose Franca Longo e Angela Villani hanno realizzato il volume intitolato “Sulle orme di Orazio: viaggio reale e fantastico”, edito da Schena.
La presentazione del libro, svoltasi ieri sera (giovedì 16 aprile) nella Sala di rappresentanza del Palazzo municipale di Fasano, è stata organizzata dalla locale “Università del tempo libero” in collaborazione con la casa editrice e col patrocinio del Comune. L'iniziativa, tuttavia, va collocata all'interno di una molteplicità di progetti: la rassegna “Primavera d'Autore” messa a punto dal giornalista Mario Valentino, il Festival Interregionale delle Novità Letterarie e la programmazione accademica dell'Utl fasanese che ha promosso un corso su Orazio, tenuto dal prof. Antonio Carbonara, e uno sul sito di Egnazia con la prof.ssa Rosa Cannarile. Non a caso, nella quinta satira del primo libro di Saturae, narrando il viaggio compiuto da Roma a Brindisi, Orazio cita proprio Egnazia, descrivendola come "sospesa su una rupe battuta sulle onde del mare".
La serata è stata introdotta da Palmina Cannone, presidente dell'Utl, seguita dai saluti istituzionali dell'assessore Renzo De Leonardis; a conversare con Franca Longo, una delle due autrici, è stato il cronista Mario Valentino. «Il libro è nato dalla comune passione per la poesia – ha sottolineato l'intervistata - . Abbiamo cercato di far rivivere il mondo classico e avvicinare all'antico anche i non addetti ai lavori». Per ritrovare l'animo del poeta e il suo sentire, le scrittrici hanno deciso di mettersi letteralmente “sulle orme” di Orazio e hanno ripercorso, in modo breve ma intenso, i luoghi più significativi: da Venosa, tra Apulia e Lucania, al Lazio dove iniziò ad intraprendere gli studi, fino alla Grecia. È da ogni posto visitato che la Longo e la Villani hanno avvertito lo svelarsi dell'autore e dei temi a lui cari. Il rapporto con il padre, la grande amicizia con il facoltoso Mecenate, le sue posizioni verso la politica, l'amore, la morte e il tempo che è in fuga perpetua e non dà adito a speranza future: sono questi i motivi che ricorrono nella vita e nei versi di Orazio, un uomo di lettere che, nonostante i condizionamenti esterni, mantiene la sua libertà spirituale e la sua “melancolia”, intesa come male di vivere.
La conversazione con l'autrice Franca Longo e la lettura di alcuni passi del volume hanno permesso al pubblico di comprendere il fascino di un autore del passato che, tra i suoi tanti meriti, vanta quello di aver omaggiato con i suoi illustri versi anche la bellezza dell'area egnatina.
di Angelica Sicilia
17/04/2015 alle 00:59:43
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