PREPARAZIONE ALLA PASQUA
Morte e resurrezione di Gesù in scena nelle strade di Fasano
La suggestiva 'Via Crucis vivente' dell'Anspi Teatro, rappresentata ieri sera (domenica 29 marzo), è stata seguita da centinaia di persone

Foto Annarita Casale
FASANO – Gesù, morendo crocifisso, ha compiuto un grande atto d'amore nei confronti dell'umanità: tradito dagli apostoli, accusato di idolatria dalla folla e condannato dalle istituzioni senza alcuna causa, il Nazareno che aveva portato la rivoluzione del credo tra i poveri si sacrifica per completare il piano divino e salvare i popoli della Terra da secoli di peccati e smarrimenti. Da 13 anni, l'Anspi Teatro di Fasano propone per le vie della città la “Via Crucis vivente”: attraverso l'arte della recitazione, gli attori ripercorrono gli ultimi momenti di vita di Cristo fino alla sua Resurrezione. La rappresentazione è andata in scena ieri sera (domenica 29 marzo) con partenza in piazza Mercato vecchio: il diacono Fiorenzo Marsella, presidente del sodalizio protagonista, ha dato il via all'edizione 2015 dello spettacolo, intitolato “Rinfrancate i vostri cuori” come il messaggio pronunciato da Papa Francesco in occasione dell'inizio della Quaresima.
La trasposizione teatrale è stata molto fedele al racconto evangelico: dalla predicazione all'incontro con Pilato, dalla liberazione di Barabba al supplizio per il reato di lesa maestà, essendosi dichiarato «Re dei Giudei», i personaggi sono stati in grado di illustrare le tappe cruente dell'esistenza del Signore, contro cui si accanirono i soldati romani (furono loro a coronarlo di spine), la folla ed anche i sovrani, scossi dal clamore destato da un solo uomo. Le stazioni del calvario di Gesù sono state collocate tra piazza Ciaia e via Carlo Alberto, per concludere il cammino in via san Francesco sul sagrato della Chiesa di San Francesco da Paola: lì sono state posizionate le tre croci per Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum (Inri è la sigla posta sul capo di Cristo) e i due ladroni.
Gesù spirò alle tre del pomeriggio; secondo i Vangeli, la sua morte fu accompagnata da eventi straordinari: l'oscurità su tutta la Terra, un terremoto e la risurrezione di molti Santi. Anch'Egli, il terzo giorno successivo alla sua condanna, resuscitò: la rappresentazione dell'Anspi Teatro si è conclusa proprio con il ritorno alla vita da parte del Nazareno, che accorre per asciugare le lacrime dei fedeli e alleviare il dolore tipico della loro condizione umana. Un messaggio di speranza è stato affidato dai protagonisti in scena ai numerosi fasanesi che hanno seguito la recita itinerante: la fede, l'amore e la redenzione sono i valori della Pasqua più autentici da assimilare e restituire al prossimo.
di Antonella Argento
30/03/2015 alle 03:53:12
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