32ESIMA STAGIONE FASANOMUSICA
Le 'Memorie di Adriano' rivissute a Fasano con la voce di Peppe Servillo
Una straordinaria formazione ha presentato ieri, 10 marzo, il concerto 'Memorie di Adriano. Canzoni del Clan di Adriano Celentano' per Fasanomusica
FASANO – Quando alcuni dei più grandi talenti del jazz, traghettati da una personalità carismatica come quella di Peppe Servillo, decidono di omaggiare uno dei diamanti del panorama musicale italiano, l'ovvio risultato è uno spettacolo unico. Con “Memorie di Adriano. Canzoni del Clan di Adriano Celentano”, nella serata di ieri (martedì 10 marzo) una straordinaria formazione sul palco del Teatro Kennedy di Fasano ha presentato un originale tributo al “Molleggiato” nell'ambito del trentaduesimo cartellone di Fasanomusica.
Il tanto atteso spettacolo ha portato in una camaleontica veste alcuni dei più famosi brani di Celentano e del suo Clan, quella “comune artistica” nata nei primi anni Sessanta in cui il cantautore amava radunare amici e nuovi giovani talenti. E il numeroso pubblico accorso alla serata ha dimostrato di gradire molto l'innovativo progetto che con sonorità differenti dall'originale, secondo le leggi e i virtuosismi dello stile jazz, ha fatto rivivere canzoni che hanno influito sulla storia di tutti, quella per cui non conta la dimensione temporale ma solo il peso del suo valore.
La voce del canta-attore leader degli Avion Travel, Peppe Servillo, originale ed eclettica nella sua interpretazione, è stata accompagnata dall'ensemble composta da Fabrizio Bosso alla tromba, Furio Di Castri al contrabbasso, Rita Marcotulli al piano, Mattia Barbieri alla batteria. Al sax, Javier Girotto, musicista argentino legato a Fasano dal nonno materno, il maestro Caroli, che ebbe proprio il merito di avvicinarlo al mondo della musica. I cinque musicisti, tra i migliori jazzisti d'Italia e Servillo sono tornati ad esibirsi dopo lo straordinario successo di “Uomini in frac”, l'omaggio a Domenico Modugno che ha affascinato l'Europa.
Il concerto “Memorie di Adriano”, che con il romanzo della scrittrice francese Marguerite Yourcenar condivide l'omonimo titolo, è un libro aperto sulle Canzoni di Celentano e del suo Clan che ritrovano una nuova bellezza, senza però perdere la loro originaria leggerezza: l'intro è affidato a 24 mila baci, eseguito dagli abilissimi strumentisti prima dell'arrivo sul palco di Servillo che inizia ad intonare la celebre Una carezza in un pugno. Dopo il tradizionale “buonasera” rivolto al pubblico, le pagine musicali scorrono con Storia d'amore, Pregherò, Una storia come questa. Poi gli strumenti tornano protagonisti con la loro forte eleganza in Il problema più importante, fino a quando la voce irrompe con Canzone, testo cantato da Don Backy, e ancora con la drammatica Sotto le lenzuola. L'intensità de Il ragazzo della via Gluck resa più malinconica dall'accompagnamento del flauto di Girotto e della tromba di Bosso ha incantato gli spettatori. Dopo l'esecuzione di Stai lontano da me della band, il pubblico è tornato a cantare Chi ce l'ha con me e, di seguito, uno dei capisaldi della musica d'autore, l'intramontabile Azzurro. Dopo la conclusione, l'intera formazione è ritornata sulla scena per l'ultimo capitolo di un raffinato concerto: il pezzo Un albero di trenta piani.
È stato così segnato il finale dello speciale “Memorie di Adriano”, un'opera dedicata al “Molleggiato” di cui i presenti avrebbero riascoltato volentieri tanti altri brani. Resta tuttavia la consolazione di poter rivivere ogni frammento del concerto nell'omonimo cd (Etichetta Goodfellas) e la consapevolezza di aver ascoltato dal vivo artisti di rara bravura impegnati in un grande progetto.
di Angelica Sicilia
11/03/2015 alle 02:27:17
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