A Pezze di Greco restaurata la statua di San Rocco

FASANO - Continua il progetto per il recupero e il restauro della statuaria sacra di Pezze di Greco: nella serata di ieri (venerdì 23 gennaio) è stato presentato alla cittadinanza il simulacro di San Rocco, collocato nella Chiesa vecchia della frazione. L'appuntamento, organizzato dalla Pro-Loco Ulivo Vivo di Pezze di Greco in collaborazione con la locale parrocchia S. Maria del Carmine, è stato inaugurato dalle parole di Giuseppe Palasciano, presidente del sodalizio coinvolto, e del parroco don Francesco Zaccaria.

L'iniziativa, che rientra nelle celebrazioni del bicentenario dalla nascita della comunità pezzaiola, è stata resa possibile grazie al contributo di benefattori che hanno permesso di ridare dignità e decoro a statue che versavano in condizioni pietose. "Siamo qui ad ammirare - ha detto Palasciano - l'opera rinata a nuova vita grazie alle famiglie di Giovanni Colucci e Giuseppe Milone. Grazie per aver salvato con la vostra generosità un'opera così bella ed importante per la storia di Pezze di Greco. Un doveroso grazie anche al maestro restauratore Vito Colucci, qui presente".

La statua, infatti, reca due voti, datati 1922, che testimoniano la devozione che da quasi un secolo gli abitanti della frazione fasanese rivolgono a San Rocco: a ripercorrere la biografia del Santo di Montpellier ci ha pensato l'esperta Antonietta Latorre della Società di Storia patria per la Puglia e del Centro ricerche di Storia religiosa in Puglia. La docente ha tenuto una relazione dal titolo "Ave Roche Sanctissime. Culto e iconografia di san Rocco. La statua di Pezze di Greco", ripercorrendo le tappe fondamentali della vita di un uomo che si è sempre definito un pellegrino di Dio.

La particolare esistenza del Santo è stata descritta minuziosamente nel tempo sia dai testi che dai dipinti e dalle sculture degli artisti più celebri: a ciò si è aggiunta la conoscenza delle tradizioni religiose legate a San Rocco, soprattutto in quelle città che lo hanno eletto come patrono (festeggiato il 16 agosto, come a Locorotondo).

Il restauro, dunque, avvenuto grazie alla sensibilità di privati, restituisce alla collettività credente di Pezze di Greco un dono prezioso di fede, oltre che un manufatto che arricchisce notevolmente il patrimonio storico-artistico-culturale del territorio.