RAPPRESENTAZIONE SACRA
Betlemme riproposta nel centro storico di Fasano
Nel giorno di Santo Stefano, l'Anspi Teatro ha portato in scena il messaggio di gioia della nascita di Gesù: repliche questa sera e domani (sabato 27 e domenica 28 dicembre)
Foto Annarita Casale
FASANO – Da 2014 anni Gesù nasce la notte di Natale come grande atto d'amore verso l'umanità perché simbolo di salvezza e di speranza: per rivivere la storia del figlio di Dio e per trasmettere nuovi messaggi di fede, ieri sera (venerdì 26 dicembre) il gruppo fasanese dell'Anspi Teatro ha portato in scena nel centro storico della città, per la quinta edizione di seguito, il presepe vivente curato nei minimi dettagli e ispirato all'esortazione apostolica di Papa Francesco “Evangelii gaudium”.
Il percorso, che inizia in piazza Mercato Vecchio, è accompagnato da giovani che, nei panni di angeli custodi, illuminano il cammino con frasi che invitano alla riflessione e al raccoglimento. La storia di Cristo è stata presentata a partire dalla fine: Egli, dopo la crocifissione, risorge e dona ancora vita agli uomini di buona volontà; è per questo che tutti i personaggi incontrati in seguito lasciano segni e affidano parole che riconducono alla mangiatoia: le donne che lavano i panni, le ragazze che colgono i fiori, coloro che credono nell'insegnamento del Signore ed anche i contadini e gli ammalati del paese gravitano intorno alla figura di Colui che ha trionfato sulla morte.
«Perché la vostra gioia sia piena»: è questo il titolo che il sodalizio ha dato alla sacra rappresentazione. Un augurio acceso dall'invito del pontefice «prendete iniziativa» e «festeggiate», per meditare su come la felicità, che nasce solo dopo aver trovato nella propria strada la verità di Gesù, possa ancora portare i suoi frutti nella nostra esistenza odierna: per tale motivo tra i visitatori sono stati inseriti attori che hanno interagito al momento giusto con i protagonisti del presepe.
Ai quadri religiosi sono stati affiancati personaggi tipici della cultura fasanese: il falegname (“ù Mest d'àsc”), l'ombrellaio, l'uomo che lavora il marmo. Le donne, invece, hanno mostrato come fare le orecchiette, cucire o preparare la marmellata. Per condire il tutto di gusto, sono state offerte bruschette col pomodoro della regina e castagne.
L'Anspi si è dimostrato, ancora una volta, una famiglia allargata in cui fondamentali sono il supporto reciproco e la devozione: credere nel progetto cristiano e studiare il Vangelo attraverso la metafora teatrale permette ai giovani e ai concittadini di essere “Chiesa in uscita”, per raggiungere le periferie del cuore di chi ancora quotidianamente vive il dramma della povertà, della malattia e della solitudine.
Il presepe vivente sarà ripetuto questa sera (sabato 27 dicembre) e domani (domenica 28 dicembre), a partire dalle ore 20.
di Antonella Argento
27/12/2014 alle 00:57:03
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