FASANO JAZZ 2012
Fasano Jazz 2012: buona la prima
La Complanare Blues Band di Martino Palmisano e la Alex Carpani Band si sono esibiti nella prima serata dell' edizione numero quindici della rassegna fasanese
Lucherini e Palmisano della "Complanare Blues Band" a Fasano Jazz 2012
E' stata accolta con un buon successo di pubblico la prima serata della quindicesima edizione di Fasano Jazz. La rassegna nostrana, affidata alla direzione artistica di Domenico De Mola e promossa dal Comune di Fasano, è stata aperta ieri, venerdì 1 giugno, da due concerti di indubbio spessore: l'opening act affidato alla Complanare Blues Band ed a seguire la Alex Carpani Band, all'interno della affascinante cornice dei Portici delle Teresiane.
La Complanare Blues Band di Martino Palmisano (voce, armonica e kazoo), assieme a Corrado Lucherini (chitarra) e a Claudio Del Giudice (washboard, spazzole e tamburo) ha appassionato e divertito la platea con la riproposizione di grandi classici dello storico e autentico blues americano. E così, artisti come Muddy Waters, Big Bill Broouzy o Robert Johnson sono rivissuti con brani come “Can't be satisfied”, “Key to the highway”, “Love in vain”, giusto per citare qualcuna delle canzoni eseguite. Un'operazione sincera e plasmata con cura, che merita il giusto riconoscimento per la naturalezza estrema con cui sono stati ri-vestiti brani ormai datati di un periodo storico e di un genere musicale a cui non viene riconosciuto spesso il giusto valore. Nel finale, prima del meritato bis, c'è stato spazio per “Il boogie del pomodoro rosso”, scritto dallo stesso Palmisano, carismatico trascinatore di questa prima parte di serata. Un vero e proprio inno, quest'ultimo, in dialetto nostrano dedicato al lavoratore della terra, concluso da una esilarante ultima strofa dai riferimenti tutti fasanesi che ha strappato un lungo applauso alla platea.
Dopo una pausa tecnica, è toccata alla Alex Carpani Band dell'omonimo tastierista emiliano. Il gruppo neo-prog italiano ha ripercorso gli album “Waterline” (2007) e “The Sanctuary” (2010) con una esibizione brillante e mirata, senza mai perdere di freschezza espressiva: un'operazione non facile, considerato l'elevato rischio di sconfinamento nella mera esibizione strumentale che il rock barocco inevitabilmente presenta. E invece, Alex Carpani, con Ettore Salati (chitarre e pedali basso), Giambattista Giorgi (basso, chitarra acustica e voce), e Roberto Leoni (batteria) ha tenuto ben saldo il timone. E così, si è passati soprattutto attraverso i due album fino ad ora prodotti dal gruppo con brani come “Memories of a wedding”, “In the rocks”, “Agua Claro”, “Levees' break”, The siren and the mariner”, “Reclaimed”, “Surviving the assault”, “Entering the sanctuary”, “Spirit of decadence”, “Templars dream”, e “Moonlight through the ruins”. Quest'ultimo ha poi assunto un valore particolare: Carpani è di Crevalcore, Comune interessato pesantemente dal terremoto dei giorni scorsi. Non a caso, durante la serata è stata allestita un'urna per raccogliere fondi da destinare alla cittadina dell'artista, a cui Fasano si è stretta in gemellaggio per una sera.
Stasera, sabato 2 giugno, Fasano Jazz riparte con un nuovo doppio concerto sempre nella location dei Portici delle Teresiane. L'opening act sarà dei Polaris Duo di Miro Abbaticchio (pianoforte) e Giuseppe Massarelli (pianoforte) che riproporranno musiche dei Genesis con un duo di piano. Seguirà il second set con la band dell'affermato chitarrista Corrado Sgura (chitarra), assieme a Sergio Langella (tastiere), Davide Penta (basso), e Guido Vincenti (batteria).
di Fabio Cofano
02/06/2012 alle 01:38:01
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