MARE PERICOLOSO
Cade dalla barca a Torre Guaceto: salvato pescatore di Savelletri
Momenti di apprensione per un giovane caduto in mare mentre era a pesca col padre: per fortuna tutto si è risolto nel migliore dei modi
FASANO - Tardo pomeriggio di una giornata autunnale. Cielo sereno. Luna piena e mare calmo, bonaccia per gli esperti del mare. Serata ideale, dunque, per una battuta di pesca. E' forse questo che avrà pensato un pescatore di Savelletri che, insieme al figlio, era in navigazione nei pressi della riserva marina di Torre Guaceto. Nonostante le premesse, però, l'incidente è sempre in agguato. Infatti, vuoi per distrazione, vuoi per fatalità, ieri (mercoledì 8 ottobre), intorno alle 20, è scattato l'allarme.
Il padre, durante la condotta della piccola unità da pesca, si accorgeva che il figlio non era più a poppa dell'imbarcazione. Immediatamente tentava di attirare l'attenzione di altre barche in zona e soprattutto di quella della Capitaneria di Porto di Brindisi. Il piccolo peschereccio, però, essendo destinato alla pesca locale, era sprovvisto di radio Vhf. Gli unici mezzi di comunicazione per chiamare in soccorsi in possesso del comandante, infatti, erano un Cb ('civil band' ossia radio di uso cittadino comunemente detto "baracchino") ed un cellulare. Il caso ha voluto che quest'ultimo fosse in tasca del malcapitato figlio e che, purtroppo, il Cb non fosse un apparato a disposizione della Capitaneria. Tale rocambolesca circostanza ha reso difficili le comunicazioni tanto da spingere gli uomini della Guardia Costiera di Brindisi, coordinati dal capitano di vascello Mario Valente, ad avvalersi del supporto di chi, quotidianamente, fa uso di questi apparati radio.
E' stata così inviata, infatti, una pattuglia via terra fino al terminal di Costa Morena al fine di utilizzare come ponte radio, tra la sala operativa e il piccolo peschereccio, il Cb di uno dei camion presenti in loco in attesa di imbarcarsi. Le operazioni di soccorso scattavano così immediatamente, favorite anche dalle ottime condizioni meteo marine, coinvolgendo anche mezzi navali minori della Guardia di Finanza e pattuglie del Comando provincialie dei Carabinieri di Brindisi. Mentre si approntava il dispositivo Sar, volto a condurre un accurato e capillare screening del tratto di mare individuato come teatro dell'accaduto, giungeva la notizia del recupero del naufrago da parte di un'altra imbarcazione. Condotto in porto, nonostante il giovane dichiarasse di non aver bisogno di cure, lo stesso veniva affidato al personale medico del 118 fatto comunque intervenire. E' stato così effettuato un check-up che ha confermato le buone condizioni generali dell'uomo con il conseguente rientro dell'emergenza e la conclusione del dispositivo di emergenza.
di Redazione
09/10/2014 alle 06:24:59
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