MORTE ASSURDA
Morte Francesco Laportosa: sette indagati tra medici e infermieri della 'Mater Dei'
Il sostituto procuratore Giuseppe Maralfa ha inviato notifica di avviso di garanzia ai professionisti: atto dovuto in casi come questo
FASANO - Sono sette e non sei, tra medici e infermieri della clinica "mater Dei" gli indagati per la morte del 58enne fasanese Francesco Laportosa, deceduto il 26 settembre dopo aver subito un banale intervento ad una spalla. Il sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Bari Giuseppe Maralfa, che si occupa del caso dopo la denuncia presentata dai parenti di Laportosa ai carabinieri, ha iscritto nel registro degli indagati (atto dovuto in questi casi) Michele Di Tommaso, 64enne di Carbonara, medico di guardia di Ortopedia; Umberto Rizzo, 59enne di Capurso, cardiologo; Amalia Acquafredda, 55enne di Bari, guardia medica di Ortopedia; Felice Carluccio, 59enne di Salerno, anestesista; Nicola Ceglie, 56enne di Bari, anestesista; Giovanni Zamborin, ortopedico 47enne di Casamassima; Salvatore Pontecorvo, 63enne di Bitetto, medico addetto al prericovero.
Ora bisognerà attendere l'esito dell'autopsia che si terrà domani (martedì 30 settembre) per cercare di capire il perché di questa morte assurda. Francesco Laportosa, di professione elettricista, cardiopatico, si era ricoverato nella clinica barese dove doveva sottoporsi ad un intervento ad una spalla. I medici dovevano impiantargli una protesi. Avendo problemi cardiaci pare fosse stata disposta per lui un'anestesia locale ma, secondo quanto dichiarano i parenti dello sfortunato operaio, così non è stato. Infatti dichiarano che al 58enne sarebbe stata effettuata un'anestesia totale che avrebbe portato l'uomo alla morte dopo l'intervento svoltosi regolarmente. E' stato lo stesso Laportosa, dopo essersi risvegliato dall'anestesia, ad accorgersi che qualcosa non andava e ha richiamato l'attenzione dei medici. Le sue condizioni si sono però aggravate nel giro di qualche minuto fino al sopraggiungimento del decesso. I parenti si sono rivolti ai carabinieri di Bari che hanno subito sequestrato la cartella clinica e allertato il sostituto procuratore Giuseppe Maralfa che, come detto, ha disposto l'autopsia sul corpo del fasanese. Sarà quest'ultimo esame a stabilire se si sia trattato di errore medico o di una tragica fatalità. Dopo l'esame autoptico la salma sarà restituita alla famiglia.
di Redazione
29/09/2014 alle 07:38:36
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