BRUTTA FACCENDA
Ammanco al Comune: il dipendente indiziato non si presenta davanti alla commissione disciplinare
Per ben due volte è stato presentato un certificato medico: ma l'ente comunale potrebbe comunque prendere provvedimenti drastici
FASANO - Sta assumendo sempre più consistenza l'ammanco registrato al Comune di Fasano: il buco nelle casse dell'ente locale è arrivato alla stratosferica quota di poco meno di 330mila euro. Le contabilità passate al setaccio dal dirigente del settore Risorse di Palazzo di città e dalla task force che in tutta fretta è stata costituita per effettuare una prima ricognizione nei conti del Comune sono quelle del 2009, 2010, 2011, 2012, 2013 e il primo semestre del 2014. Dall'analisi delle contabilità dell'Economato di Palazzo di città è venuto fuori che dalle casse comunali sono usciti, sempre attraverso il meccanismo delle fatture pagate due volte, 330mila euro. Il lavoro di ricognizione si è rivelato, lo hanno sperimentato sulla propria pelle dirigente, funzionari e impiegati a cui è toccato spulciare gli ultimi cinque anni di contabilità dell'Economato comunale, particolarmente complesso. Si è trattato di mettere a raffronto due contabilità, quella dell'Economato e quella della Ragioneria comunale, per individuare le fatture che sono state pagate due volte. Il meccanismo truffaldino era più o meno sempre lo stesso: il pagamento al fornitore avveniva attraverso la banca che svolge il servizio di tesoreria per conto del Comune, il pagamento “cabriolet” avveniva per cassa in un momento successivo e i soldi finivano nelle tasche dell'impiegato infedele.
Intanto era prevista per ieri (mercoledì 10 settembre) l'audizione dinanzi alla commissione disciplinare del Comune del dipendente che è ritenuto responsabile degli ammanchi. In quella sede il dipendente, che doveva essere assistito dai suoi legali, avrebbe avuto la possibilità di controdedurre alle contestazioni che gli sono state mosse con una serie di atti formali dalla commissione. Ma così come avvenne lo scorso 26 agosto quando fu convocato per la prima volta anche ieri il dipendente ha inviato un certificato medico e non si è presentato davanti alla commissione che l'ha invitato nuovamebte a presentarsi il prossimo 17 settembre. Se neanche in questa data ci sarà il confronto si potrebbero aprire scenari bui per il dipendente in questione.
La parola finale spetterà all'organismo disciplinare che, alla luce della gravità dei fatti oggetto delle contestazioni, potrebbe anche decidere il licenziamento del dipendente. Dalla Procura della Repubblica al momento nessuna notizia ufficiale (e neanche ufficiosa). Da quello che è stato possibile sapere l'esposto-denuncia presentato dal vice sindaco-sindaco facente funzioni Gianleo Moncalvo, dal dirigente del settore Risorse di Palazzo di Città Marisa Ruggiero e dal segretario generale Pasquale Greco non appena avuta notizia, dai revisori dei conti del Comune, del fatto che nella contabilità dell'ente locale c'erano una serie di operazioni sospette, e le successive integrazioni, almeno tre, sono al vaglio del capo dell'Ufficio inquirente di Palazzo di giustizia.
Allo stesso modo nessuna notizia è rimbalzata in città dalla Procura regionale presso la Corte dei Conti, a cui i revisori dei conti hanno inviato una relazione sui buchi che hanno trovato nella contabilità del Comune.
di Redazione
11/09/2014 alle 06:03:48
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