DECISIONE DEL TRIBUNALE
Operazione Pezze Vicine: concessi i domiciliari a Biagio Grassi
Accolta l'istanza presentata dall'avvocato difensore di "Cimino", l'avvocato Francesco Saponaro. Revocati anche due obblighi di dimora.
Biagio Grassi al momento dell'arresto
FASANO – Dopo Cosimo Sibilio (detto Tuttafasano) anche Biagio Grassi (detto Cimino, fasanese di 40 anni), arrestato nell'ambito dell'operazione “Pezze vicine” condotta dai Carabinieri di Fasano il 18 aprile scorso e che smantellò un gruppo dedito allo spaccio di stupefacenti, ha ottenuto gli arresti domiciliari. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame che ha così accolto la richiesta presentata dal legale di Grassi, l'avvocato Francesco Saponaro. Sempre il Riesame ha anche revocato l'obbligo di dimora (obbligo di non uscire dalla propria abitazione prima delle 7 e di non rientrare dopo le 21) per la brasiliana 27enne (ma residente a Fasano) Fernanda Marquez Barbosa (difesa dagli avvocati Francesco Gentile e Ladislao Massari) e per il fasanese Fabrizio Bianchi, 36 anni, difeso da Francesco Saponaro.
In seguito alla decisione dei giudici del Riesame Grassi quindi è tornato nella sua abitazione fasanese da dove, però, non potrà uscire. Come dicevamo qualche giorno era toccato al 32enne Cosimo Sibilio, sempre difeso da Saponaro, ottenere i domiciliari. E altre istanze di questo tipo per gli altri arrestati nell'ambito di questa operazione saranno al vaglio dei giudici nei prossimi giorni.
L'operazione Pezze Vicine venne effettuata dai Carabinieri della Compagnia di Fasano all'alba del 18 aprile scorso. 90 militari eseguirono, guidati dal capitano Gianluca Sirsi e coadiuvati da reparti del Comando di Brindisi, della Compagnia di Monopoli e del Nucleo Cinofili di Modugno, 9 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Trbunale di Lecce, dott.ssa Antonia Martalò su richiesta dei sostituti procuratori della repubblica dott. Alberto Santacatterina e dott. Antonio Costantini, a carico dei fasanesi Antonio Bufano (32enne) detto "Schillaci", Nicola Cofano (38enne), Pietro Conversano (50enne), Carlo De Simone (49enne), Biagio Grassi (40enne), Angelo Schena (33enne), Cosimo Sibilio (32enne) e Giuseppe Strada (43enne), oltre al 32enne Benito Giuseppe Tanzi, di Mola. Al termine delle operazioni per Bufano, Conversano, De Simone, Grassi e Sibilio, sui quali pendeva l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti aggravata dalla detenzione di armi, scattò l'associazione presso la casa circondariale di Brindisi. Arresti domiciliari invece per Cofano, Schena e Strada, mentre risultarono irreperibili gli indagati Pietro Fanigliulo (47enne) e Pietro Schena (42enne), che però qualche giorno dopo si costituirono. Oltre alle suddette ordinanze vi furono infine altre 8 persone sottoposte alla misura coercitiva dell'obbligo di dimora, uno dei quali fu indagato per ricettazione a fronte degli altri sette sui quali pendeva l'accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
di Redazione
23/05/2012 alle 06:42:16
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