MARE SICURO
Controlli della Capitaneria di Porto: sequestrata una tonnellata di tonno rosso a Fasano
I militari della delegazione di spiaggia di Savelletri hanno rinvenuto il pescato, senza regolare documento di cattura, in un'azienda ittica fasanese
FASANO - I militari del nucleo di Polizia giudiziaria della Capitaneria di Porto di Brindisi, in collaborazione con i militari in forza al Comando della Delegazione di Spiaggia di Savelletri, diretti e coordinati dal Capitano di Vascello Mario Valente, in due diverse operazioni, hanno sequestrato 1700 chilogrammi di prodotti ittici, per un valore commerciale di circa 15mila euro.
In un centro di distribuzione del territorio di Fasano, i militari della Delegazione di Spiaggia di Savelletri hanno rinvenuto in una cella frigo circa una tonnellata di “Thunnus thynnus”, questo il nome biologico del più conosciuto tonno rosso privo di documento di cattura. La partita di tonni proveniva dalla Sicilia, nelle cui acque si effettuano gran parte delle catture di questa specie, ed era pronta per essere messa in vendita nel circuito commerciale. Tutto il prodotto è stato sequestrato. Gli esemplari sono stati confiscati e venduti all'asta, con conseguente deposito dei proventi nelle casse della Tesoreria Provinciale dello Stato. A carico del commerciante è stata elevata una sanzione amministrativa di 4.000 euro per vendita di prodotto ittico privo di documentazione di cattura. Per la sua natura di specie protetta e soggetta a quote di cattura annuale da parte della Comunità Europea, tutti i passaggi commerciali degli esemplari di tonno rosso devono essere accompagnati dal Certificato di cattura BCD (Blufin tuna catch document) mediante il quale vengono tracciate le diverse fasi della filiera, dalla pesca, al trasporto, agli allevamenti e alla commercializzazione, su tutto il mercato mondiale. Il certificato permette anche di “contare” il numero di esemplari catturati in una certa stagione e di interrompere la pesca nel momento in cui viene raggiunta la quota stabilita per quell'anno. Dunque la mancanza del Bcd è un'infrazione grave che mette a rischio la sopravvivenza della specie come il prelievo di esemplari giovanili che compromette la riproduzione degli stock ittici.
Invece in un altro centro di distribuzione della provincia di Brindisi, il nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto in collaborazione con il Nucleo del Centro di Controllo Area Pesca di Bari, rinvenivano circa 650 chilogrammi di orate, sprovvisti di qualsiasi informazione che ne indicasse il nome, la provenienza, lo stabilimento autorizzato a norma CE alla lavorazione, nonché la Ditta produttrice in violazione dell'art. 18 del Regolamento CE 178/2002; per tale violazione il prodotto ittico veniva posto sotto sequestro e all'amministratore veniva elevata una sanzione amministrativa di 1.500 euro. Il Comandante Valente “invita gli operatori al rispetto delle direttive dell'Unione Europea e del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, per garantire ed assicurare ai consumatori la qualità dei prodotti immessi sul mercato nonché tutelare l'ambiente e la regolare commercializzazione dei prodotti ittici”.
di Redazione
19/06/2014 alle 11:40:43
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