GUAI GIUDIZIARI
Operazione Poncio: per tanti fasanesi scatta il rinvio a giudizio
Si è tenuta questa mattina, 16 gennaio, l'udienza preliminare per numerosi imputati di truffa alle assicurazioni
FASANO - Si è svolta questa mattina (giovedì 16 gennaio) al Tribunale di Brindisi l'udienza preliminare per i diversi indagati coinvolti nell'"Operazione Poncio" che vide la Guardia di Finanza sgominare una vera e propria organizzazione dedita alle truffe alle assicurazioni. In tutto sono 196 gli imputati ma quest'oggi sono state valutate le posizioni dei tanti fasanesi coinvolti nella vicenda.
Ebbene le novità stanno nella richiesta di Franco Zizzi e Giovanni Manfredi di patteggiare la pena, del locorotondese Angelo Perillo del rito abbreviato mentre per tutti gli altri è scattato il rinvio a giudizio. A comparire davanti ai giudici, il 27 aprile prossimo saranno Angelo Albanese di Fasano, Tommaso Albanese di Fasano, Jessica Alò di Cisternino, Danilo Giuseppe Baldassarre di Cisternino, Fabrizio Baldassare di Cisternino, Vincenzo Baldassarre di Cisternino, Vito Sante Baldassarre di Cisternino, Cosimo Berberi di Fasano, Giuseppe Carbotti di Fasano, Pietro Mirko Carbotti di Scafati, Teresa Ciaccia di Pezze di Greco, Umberto D'Errico di Fasano, Alexander Daka di Locorotondo, Nikel Daka di Locorotondo, Saimir Daka di Locorotondo, Pietro Ferrante di Cisternino, Anna Francesca Giuranna di Fasano, Roberto Latartara di Fasano, Antonella Maglionico di Fasano, Vito Mansueto di Fasano, Antonio Mileti di Fasano, Giovanni Mileti di Fasano, Mariangela Mileti di Fasano, Paolo Mileti di Fasano, Maria Napoletano di Pezze di Greco, Valentina Pace di Conversano, Antonio Pagnelli di Fasano, Rosalia Pagnelli di Fasano, Fabio Rodio di Martina Franca, Felice Schiavone di Pezze di Greco, Filomena Semeraro di Fasano, Giuseppe Semeraro di Fasano, Paolo Sisto di Fasano, Paolo Speciale di Pezze di Greco, Francesca Tortella di Fasano, Tommaso Zacheo di Fasano.
Altre udienze preliminari sono previste per i prossimi giorni. I professionisti coinvolti (medici e avvocati) avrebbero certificato lesioni inesistenti che però le compagnie assicurative hanno poi risarcito per vere. Il metodo utilizzato era quasi sempre lo stesso: incidenti inesistenti o di piccolo conto che vedevano persone ferite e auto quasi distrutte. TPer tutti l'accusa è di fraudolenta distruzione di cose o menomazione della propria persona.
di Redazione
16/01/2014 alle 13:13:33
Leggi anche:
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela