OPERAZIONE CC
Operazione Grisù: i dettagli degli arresti dei componenti della banda del bancomat
A Brindisi si è tenuta la conferenza stampa in cui sono stati resi noti i particolari che hanno portato all'arresto del gruppo
FASANO - Questa mattina (mercoledì 11 dicembre) i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi hanno dato esecuzione, in questa provincia e nella casa circondariale di Taranto, a un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Brindisi su richiesta della locale Procura, nei confronti di 5 indagati, tutti responsabili di associazione per delinquere, ricettazione e riciclaggio, furto consumato e tentato aggravato, detenzione illegale di materiale esplodente aggravato e di armi comuni da sparo.
L'indagine è stata condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi e della Compagnia di Francavilla Fontana mediate l'esecuzione di servizi di osservazione, controllo, pedinamento e attività di intercettazioni, e colpisce una associazione criminale che, tra aprile e luglio dell'anno in corso, in diversi comuni delle Province di Brindisi, Taranto, Lecce e Bari, ha commesso una serie di furti, oltre 20, ai danni di sportelli bancomat e postamat (tra questi diversi sul territorio fasanese), alcuni dei quali, grazie ai riscontri acquisiti, sono stati ricondotti con certezza agli indagati.
I furti sono stati praticati con modalità di azione sempre uguali, consistenti nella insufflazione all'interno degli sportelli automatici di una miscela di ossigeno e gas, da qui l'idea di denominare l'indagine “Grisù”, con cui venivano saturate le casseforti poste alle spalle dei manufatti esterni in plastica fino a farle deflagrare con un contatto elettrico o mediante del liquido infiammabile. La capillare attività investigativa avviata dai Carabinieri ha portato all'arresto in flagranza dei 5 pregiudicati, colti mentre portavano a compimento l'8 agosto l'ennesimo furto, perpetrato con le medesime modalità, allo sportello bancomat del Monte dei Paschi di Siena di Monteiasi (Taranto).
Gli arrestati (Pietro Leone di Villa Castelli, Oronzo D'Urso di Ceglie Messapica, Francesco Barnaba di Ceglie Messapica, Gianluca Giosa di Brindisi e Cosimo De Rinaldis nato ad Asti ma residente a Ceglie Messapica), in quell'occasione, furono bloccati mentre erano intenti a predisporre le attrezzature necessarie a compiere un furto ai danni dello sportello bancomat della locale filiale del Monte dei Paschi di Siena. Le attività d'indagine successive alla citata attività di Polizia giudiziaria. iniziavano intorno alla metà del mese di aprile 2013 allorquando i militari del dipendente Nucleo Investigativo effettuavano una particolareggiata mappatura dei furti compiuti e tentati sino a quel momento sul territorio; il risultato di tale attività d'analisi era quello di individuare la possibile area di provenienza del gruppo criminale, individuata in quella ricompresa tra i comuni di Grottaglie, Villa Castelli e Ceglie Messapica.
Tale dato documentale coincideva, dopo pochi giorni, con il risultato di un'attività info investigativa condotta dalla Stazione dei Carabinieri di Villa Castelli ai cui militari venivano segnalati dei manufatti che avrebbero potuto nascondere le autovetture utilizzate per commettere alcuni reati tra cui quelli in trattazione. Si decideva, quindi, di iniziare a ispezionare, durante la notte, i luoghi segnalati per verificare la presenza di autovetture che avessero caratteristiche simili a quelle utilizzate per compiere i furti ai bancomat. Per compiere la citata attività veniva impiegato personale sia del Nucleo Investigativo che della Compagnia di Francavilla Fontana. Dopo alcuni servizi con esito negativo, i militari giungevano ad un manufatto abbandonato in campagna ubicato al limite di territorio tra i comuni di Martina Franca e Villa Castelli. In tale nascondiglio veniva rinvenuta prima un'Audi A6 Sw, priva di targhe, e nei giorni seguenti una Bmw X6, risultata rubata.
A quel punto i carabinieri hanno potuto monitorare le attività illegali poste in essere, di volta in volta, dalla banda che dal venerdì alla domenica programmava assalti ai bancomat nelle citate province. Le investigazioni condotte nel corso dell'indagine quindi consentivano di: sventare il tentato furto ai danni dello sportello bancomat della filiale della banca “Ubi – Banca Carime” di Lizzano; sventare il tentato furto ai danni dello sportello bancomat della filiale del “Credito Cooperativo di Castellana Grotte” di Noci; sventare il tentato furto danni dello sportello bancomat della filiale del Monte dei Paschi di Siena di Monteiasi; accertare le responsabilità del medesimo gruppo criminale in relazione al furto commesso ai danni dello sportello bancomat del “Banco di Napoli” di San Michele Salentino del 16 luglio 2013; recuperare tre autovetture oggetto di furto con cui i malviventi effettuavano le loro azioni delittuose; recuperare una pistola semiautomatica Mab Mod. D cal. 7.65, matricola 72546, di fabbricazione francese con caricatore munito di 6 proiettili integri; un revolver marca Glisenti mod. A Cal, 10.35 mm, matricola 9020; 124 proiettili cal. 7.65; 10 cartucce cal. 16; 9 cartucce cal. 12; 2 cartucce cal. 12 caricate a pallettoni; una paletta da segnalazione; 4 parrucche; 7 passamontagna artigianali; 5 berretti di 4 con visiera; 2 paia di guanti; un taglierino di colore giallo.
di Redazione
11/12/2013 alle 12:44:25
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