Per il fasanese D'Onofrio nessun coinvolgimento nel traffico di rifiuti tossici: solo riferimenti al contrabbando

FASANO - Il riferimento al fasanese Giuseppe D'Onofrio detto "Bicicletta" riportato nei verbali desecretati riguardanti l'audizione che l'ex affiliato dei Casalesi Carmime Schiavone tenne sedici anni fa davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo di rifiuti in mano alla malavita organizzata non riguarda l'argomento rifiuti ma il traffico di tabacchi lavorati esteri. Nelle carte della commissione, infatti, alla domanda del presidente su chi fossero i contatti in Puglia Schiavone rispose che in Puglia "c'erano delle discariche nelle quali si scaricavano sostanze che venivano da fuori, in base ai discorsi che facevamo negli anni fino al 1990-1991. In Puglia la Sacra Corona Unita non è mai stata nessuno; era sorta inizialmente insieme al gruppo della Nco di Cutolo e poi fu staccata. C'erano gruppi che operavano con noi e con i siciliani. Nel brindisino operavano un certo Bicicletta, un certo D'Onofrio che stava con Pietro Vernengo, il suo capo zona”.

Le parole di Schiavone facevano il quadro della situazione riguardo al contrabbando, molto fiorente all'epoca, e non ai rifiuti dato che lo stesso presidente della Commissione Antimafia, subito dopo, riporta il discorso sull'argomento dell'audizione di Schiavone che parlava di rapporti plurimi con i clan pugliesi.