PROCESSO ABBREVIATO
Omicidio Bongiorno: ascoltati i due fratelli Scolti
Alla seconda udienza del processo Annibale Scolti pare abbia accusato il fratello minore di aver sferrato il calcio letale al 47enne fasanese
I fratelli Scolti
FASANO – Si è svolta ieri (martedì 24 aprile) la seconda udienza del processo, con rito abbreviato condizionato ai danni dei fratelli Annibale e Mario Scolti accusati di aver provocato la morte del 47enne fasanese Giovanni Bongiorno. Il giudice per le indagini preliminari Maurizio Saso ha tenuto il controesame del consulente della difesa e, inoltre, ha anche ascoltato il medico legale incaricato dalla Procura affinché svolgesse ulteriori perizie sul caso. Nella seduta di ieri, come richiesto dagli stessi, sono stati ascoltati anche i due imputati che hanno così risposto, oltre alle domande del gip Saso, anche a quelle del pubblico ministero Milto De Nozza, dell'avvocato Francesco Saponaro (costituitosi parte civile per la famiglia Bongiorno) e dei propri difensori, Gabriele Contini e Giacomo Cofano.
Da sottolineare come il più grande dei due fratelli, Annibale, abbia addebitato diverse responsabilità al minore Mario colpevole, secondo il fratello, di aver un calcio alla vittima. Colpo che poi pare sia risultato fatale. Mentre accadeva questo Annibale, secondo la sua stessa versione, si era allontanato dal Bongiorno e dal fratello. Al termine dell'interrogatorio il processo è stato aggiornato al 13 giugno quando dovrebbe essere anche emessa la sentenza. Il fattaccio avvenne nella notte tra il 29 e 30 maggio dello scorso anno. Giovanni Bongiorno fu ridotto in fin di vita (morì dopo due giorni) in seguito ad un pestaggio in un bar di Fasano.
Poche ore dopo, gli investigatori fermarono i due fratelli, Annibale e Mario Scolti, rispettivamente di 29 e 19 anni, che furono fin dal primo momento accusati di tentato omicidio. Dopo due giorni, quando Bongiorno spirò e il 47 enne non ce la fece a sopravvivere i due germani vennero accusati di omicidio volontario. Secondo la ricostruzione dell'accusa, Annibale e Mario Scolti cominciarono a pestare la vittima, facendolo crollare rovinosamente a terra e continuando ad infliggergli calci e pugni fino a quando Bongiorno non venne ridotto in fin di vita, per poi darsela a gambe levate. I due imputati hanno poi richiesto, tramite i loro legali, il rito abbreviato condizionato che permetterà ai due, in caso di condanna, una riduzione di pena.
di Redazione
25/04/2012 alle 01:24:24
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