OPERAZIONE GDF
Furto di rame: arrestati due fratelli fasanesi colti in flagranza di reato
I militari delle Fiamme Gialle hanno sorpreso i fratelli Claudio e Salvatore Maselli mentre trafugavano fili elettrici da un'azienda dismessa
Un momento della conferenza stampa
FASANO – Due fratelli fasanesi sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza di Fasano per furto e possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli. A finire in manette Claudio e Salvatore Maselli, rispettivamente di 34 e 30 anni. I due sono stati colti in flagranza di reato mentre stavano rubando rame da un capannone industriale in disuso sito in contrada Sant'Angelo. I particolari dell'operazione sono stati forniti, nel corso di una conferenza stampa, dal comandante della compagnia di Fasano Francesco Calimero supportato dal tenente Ivan Cesare. Martedì scorso (17 aprile) una pattuglia delle Fiamme Gialle, nel corso di un servizio esplorativo sul territorio, ha notato un uomo che con fare sospetto si aggirava intorno alla Green Trade, un'azienda che si occupava della commercializzazione di prodotti ortofrutticoli ora in stato di fallimento.
L'individuo ha cercato di depistate i finanzieri che però hanno voluto vederci chiaro e hanno effettuato un controllo ulteriore scoprendo un secondo uomo intento a rubare fili elettrici. Di fatto avevano già accumulato 116 chili di rame. A questo punto i due sono stati arrestati in flagranza di reato. Successivamente è stata effettuata anche una perquisizione domiciliare in casa dei fratelli Maselli dove è stato rinvenuto un arnese artigianale che serviva a sfilare il cosiddetto “oro rosso” dall'interno delle guaine in gomma. I due pluripregiudicati si erano recati in bicicletta sul luogo del furto per non destare sospetti. Pare che la tecnica usata fosse ormai consolidata: prima il furto dei fili e in seguito il materiale veniva trasportato in casa dove veniva preparato alla vendita. I due arrestati sono stati poi portati nel carcere di Brindisi. "Il furto di rame è un reato che stiamo monitorando non solo a livello locale – ha spiegato il capitano Calimero -. Ormai è un fenomeno di una certa valenza e gravità. C'è un monitoraggio a livello regionale e i risultati vengono poi centralizzati in un apposito osservatorio". Ad essere prese di mira sono soprattutto le aziende agricole e quelle dismesse. Soprattutto per le agricole i danni sono rilevanti in quanto per ripristinare i fili elettrici rubati occorre del tempo. Indagini sono ancora in corso per individuare a chi il rame rubato era destinato.
di Redazione
19/04/2012 alle 11:52:18
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