BANCONOTE FALSE
Cento euro falsa: ragazzina bloccata dai Carabinieri di Fasano
Bloccata sedicenne di Cerignola in trasferta a Fasano. La ragazzina cercava di truffare i commercianti con una banconota falsa.
FASANO - Una 16enne, già mamma di un bambino, è stata denunciata a piede libero dai militari della locale Compagnia dei Carabinieri per spendita di denaro falso. La ragazzina, residente a Cerignola (Foggia), è stata riaffidata comunque, grazie alla sua giovane età, ai genitori essendo appunto minorenne, ma dell'episodio che l'ha vista protagonista ieri è stata prontamente informata la Procura della Repubblica.
I fatti. Nella mattinata di oggi (venerdì 14 dicembre) la 16enne è entrata nel negozio “Mariolina Confezioni”, in corso Garibaldi a Fasano per acquistare una sciarpa del costo di 140 euro. La ragazzina (avendo in mente già il piano diabolico da attuare) ha chiesto alla commessa di mettere da parte la sciarpa, versando un acconto di 20 euro, pagando con una banconota falsa da 100 (e ricevendo cosi immediatamente 80 euro veri), con la falsa promessa di ripresentarsi al negozio, ritirandola e saldando il tutto.
A primo impatto, la commessa ha avvertito qualcosa di strano. Quella banconota da 100 euro sembrava non essere vera e, con la scusa di andarla a cambiare per mancanza di denaro contante, si è recata nella vicina farmacia Capocchiani all'interno della quale il titolare ha il dispositivo per riconoscere le banconote false. In quello stesso posto era presente il comandante della Compagnia Carabinieri di Fasano, il capitano Gianluca Sirsi, che ha preso in consegna direttamente il caso.
Il capitano ha fin da subito capito che la 100 euro fosse falsa e, con la commessa, si è recato nel negozio di confezioni per parlare con la ragazzina. Questa, alle prime domande del capitano Sirsi, ha cominciato a balbettare, trovando mille scuse, affermando soprattutto che quella banconota gliela aveva data la mamma. Ha chiesto così al comandante dei Carabinieri di uscire dal negozio per cercarla, ma inutilmente. Ovviamente, all'esterno del negozio non c'era alcuna donna. Forse un uomo, un palo, scomparso dopo pochi minuti.
Il capitano Sirsi ha chiesto, quindi, di avere il numero di telefono della mamma, ma la ragazzina ha affermato di non ricordarlo, trovando altre giustificazioni. Ha anche ricordato più volte di essere minorenne e che nessuno aveva il diritto di trattenerla nel negozio. Il capitano Sirsi, con molta pazienza e tatto, ha invitato la 16enne a restare nel negozio in attesa che la fantomatica mamma giungesse sul posto per venirla a prendere. Ma ad un certo punto, la ragazzina ha eluso il controllo ed è fuggita via.
Il comandante Gianluca Sirsi non ha esitato minimamente ad inseguirla per via Paternò e a bloccarla dopo poche decine di metri, fra lo sguardo incuriosito dei passanti. Nel frattempo era stata già informata la centrale operativa del comando Carabinieri e sul posto, dopo alcuni minuti, è giunta una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile. La ragazzina, a questo punto, capito il tranello, è stata fatta salire in macchina e accompagnata in caserma.
Raccolte tutte le generalità e definito il suo luogo di residenza (Cerignola e non Fasano come inizialmente aveva detto), è stata denunciata a piede libero per spendita di denaro falso. Subito dopo è stata riaffidata ai genitori. La cento euro falsa, invece, è stata sequestrata.
Un piano ben architettato, mandato in fumo grazie alla prontezza di riflessi del capitano Gianluca Sirsi, che non ha esitato minimamente nel trattenere la ragazzina, non facendosi impietosire e non credendo fin da subito alle parole della furbetta.
di Redazione
14/12/2012 alle 15:34:45
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