Tentata truffa telefonica ai danni di una nonnina fasanese

Fasano – Una storia che ha dell'incredibile quella accaduta nella tarda mattinata di ieri, lunedì 6 giugno, a Fasano, quando una anziana nonnina di 93 anni ha ricevuto una telefonata in casa. La nonnina, sola in casa, ha risposto alla telefonata di un finto Carabiniere che, chiamandola per nome, le ha raccontato che il figlio era stato coinvolto in incidente stradale, che fortunatamente stava bene, ma che avendo causato l'incidente, adesso era in stato di fermo in caserma. Adducendo una fantasiosa storia di sequestro del mezzo e di una multa, aumentando il patos della povera nonnina con la scusa che l'altra persona coinvolta nell'incidente fosse in ospedale in gravi condizioni, il finto militare ha insistito più volte sul fatto che con l'avvocato avevano trovato un modo per evitargli l'arresto e il pignoramento di tutto, pagando una multa di 2000 euro, e che avrebbero mandato un ufficiale giudiziario direttamente alla casa dell'anziana signora per ritirare il contante o l'oro per saldare la multa.

La nonnina ha risposto che avrebbe chiamato il secondo figlio per farlo andare in caserma a chiarire la situazione, ma a questo punto il finto CC ha insistito, adducendo problemi di tempo, e che entro pochissimi minuti “l'ufficiale giudiziario” avrebbe suonato alla porta per farsi consegnare i 2000 euro necessari per “salvare” il figlio. 

Alle insistenze della telefonata, la signora ha risposto dicendo che non avrebbe pagato se prima non avesse parlato con il figlio, chiudendo il telefono.

Scampato il pericolo, la 93enne ha chiamato il figlio che ovviamente era allo scuro di tutto. 

«La cosa più preoccupante – ha dichiarato un parente dell'anziana signora – è che i truffatori nella telefonata hanno dimostrato di conoscere nomi e cognomi dell'intero nucleo famigliare».