CRONACA
Occupazione abusiva del Porto di Savelletri: tutti gli undici imputati rinviati a giudizio
Il Gup del Tribunale di Brindisi, dott. Maurizio Saso ha contestato agli indagati 'l'invasione di terreni o edifici'. Estinta con l'oblazione invece l'imputazione di 'occupazione abusiva del demanio'
Fasano - Si torna a parlare della vicenda legata agli abusivismi perpetrati per alcuni anni nel porto di Savelletri culminata nell'operazione “Levanter” portata avanti dalla Procura di Brindisi lo scorso 29 novembre 2019 con il sequestro del braccio di Levante del Porto di Savelletri e gli avvisi di garanzia notificati a undici indagati: Paolo Ferrara, detto Magnum, 45 anni; Leo Deleonardis, 44 anni; Giovanni Lepore, 51 anni; Giuseppe Legrottaglie, 66 anni; Oronzo Cofano, 60 anni; Massimo Pagliarulo, 61 anni; Adriano Mancini, 43 anni; Giuseppe Martinelli, 42 anni; Roberto D'Amico, 52 anni; Gregorio Bebè Anglani, 66 anni, Giuseppe Mancini, 71 anni.
Le indagini riguardavano l'occupazione abusiva, dal 2015, del “Braccio del Levante” del porto di Savelletri: secondo la Procura gli indagati avevano assunto il controllo dell'area portuale in assenza dei necessari titoli abilitativi con forniture di servizi (energia elettrica, acqua, riscossione delle quote di ormeggio e attività di guardiania).
Per uno degli undici, Paolo Ferrara, il capo di imputazione, notificatogli in carcere, era anche quello di estorsione
Lo scorso 11 febbraio, vi è stata l'udienza davanti al Gup (Giudice Udienze Preliminari) del Tribunale di Brindisi, dott. Maurizio Saso. Nel corso dell'udienza tutti gli imputati (tranne Cofano Oronzo e Legrottaglie Giuseppe) hanno optato per l'oblazione del primo dei due reati loro contestati, ovvero il 1161 del codice della navigazione (occupazione abusiva del demanio).
Il giudice così per i nove ha dichiarato estinto il reato relativo al 1161 del codice della navigazione.
Sono stati invece rinviati a giudizio davanti al giudice monocratico del Tribunale di Brindisi tutti e undici gli imputati per il reato dei delitti contro il patrimonio, previsto negli articoli 633 e 639 bis del codice penale (invasione di terreni o edifici) per i quali non è prevista la possibilità di oblazione della pena.
La data del processo non è stata ancora fissata.
Leo Deleonardis, dal canto suo si è costituito parte civile contro Paolo Ferrara, che è invece indagato nello stesso procedimento per tentata estorsione nei confronti proprio di Deleonardis.
di Redazione
12/02/2022 alle 06:22:20
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