Ciclista cade a causa di una buca ma il Giudice dà ragione al Comune

FASANO – Ciclista finisce in una buca, vuol essere risarcito dal Comune di Fasano ma il Giudice di Pace rigetta l'stanza. Una sentenza, quella emessa il 5 aprile scorso dal Giudice di Pace Giovanni Quaranta, che allunga la serie dei ricorsi a favore dell'ente comunale per quanto concerne i sinistri stradali causati dal cattivo stato delle carreggiate. In questo caso un ciclista di Mola, mentre pedalava sul territorio fasanese con alcuni amici, era caduto e ne aveva addebitato la colpa ad una buca sul manto stradale. Per questo aveva intentato causa al Comune che però, difeso dal capo dell'avvocatura comunale Ottavio Carparelli, ha fatto valere alcune ragioni che hanno portato il GdP a rigettare la domanda di risarcimento del molese.

La difesa del Comune fasanese si è basata soprattutto sulla contraddittorietà venuta fuori dai testi. Uno di loro aveva prima dichiarato di aver visto bene la buca (piena d'acqua secondo la prima testimonianza) in cui il suo compagno di pedalata era cascato ma subito dopo, sempre nel corso della sua deposizione, affermava di non poter specificare in quale delle tante buche era finito sottolineando anche come non aveva visto il momento esatto della caduta. Un altro teste, addirittura, non ha saputo dire neppure in quale parte della carreggiata vi erano le “buche” colpevoli. Le contraddizioni, poi sono aumentate quando prima i testi affermano di aver visto la buca colma d'acqua e poi di non aver visto proprio quest'ultima. Le foto prodotte dal ciclista caduto, poi, presentavano buche perfettamente asciutte e quindi più che visibili come fa notare lo stesso Giudice di Pace. Ecco quindi che le contraddizioni e le incongruenze venute fuori durante il dibattimento hanno fatto optare per il rigetto dell'istanza di risarcimento. Anzi, per il ciclista oltre il danno la beffa. E' stato condannato al rimborso delle spese di giudizio in favore del Comune di Fasano.