Caso limite a Savelletri: due donne vivono tra i rifiuti e i servizi sociali restano a guardare

FASANO - Un caso da “sepolti in casa” anche nel territorio fasanese. Se la nota trasmissione televisiva di Real Time registrasse delle puntate anche in Italia, sicuramente il caso segnalato nel fasanese verrebbe di sicuro trattato. Il riferimento è alla situazione che da quasi un anno è diventata insostenibile per alcuni residenti di Savelletri. Del caso si è interessata anche la Procura della Repubblica di Brindisi e la proprietaria dell'abitazione è stata denunciata a piede libero per violazione all'articolo 650 del codice penale in materia ambientale. È incredibile lo scenario che si presenta agli occhi dei passanti proprio all'ingresso della frazione marinara fasanese. Si tratta di due abitazioni.

Una palazzina ed una villetta circondate da rifiuti di ogni genere: cassette per la frutta, pedane di legno, vecchie sedie, panchine, scatoloni pieni di chissà cosa, reti per il letto, mobiletti, sedie da spiaggia, sdraio, sanitari, sacchi e sacchetti di plastica, recinzioni in metallo, appassite piante da giardino, pezzi di tubi per l'idraulica e centinaia di altre piccole e grandi cianfrusaglie. Tra le due abitazioni, la villa è quella che senza dubbi lascia più stupiti, poiché, non solo la spazzatura raggiunge abbondantemente i due metri d'altezza, arrivando a coprire parte delle finestre, mala particolarità grave è che ci abitano due sorelle ultra70enni. Una situazione del genere, all'ingresso di una delle località balneari più frequentate non solo dai fasanesi, ma da buona parte dei turisti che d'estate visitano questi territori, è spaventosa. E va avanti da parecchio tempo. È del 24 aprile scorso un'ordinanza della Polizia municipale di Fasano con la quale si invita la proprietaria dell'abitazione a ripulire il cortile e la casa perché quella presenza di rifiuti può provocare incendi e condiziona l'igiene e la salute pubblica, oltre ad essere pericolosa per l'incolumità della gente. Nel frattempo, il comandante dei vigili urbani, magg. Antonio Orefice, aveva inviato una informativa ai Servizi Sociali del Comune di Fasano. Tre mesi dopo, sempre il Nucleo Ecologia della Polizia municipale, dopo altri sopralluoghi, è nuovamente intervenuto per segnalare anche la presenza di cani aggressivi a difesa dell'abitazione. Dopo sei giorni si è tentata anche una bonifica della zona grazie all'ordinanza emessa dal Comune di Fasano, ma la proprietaria si è piantonata davanti al cancello di ingresso, rotolandosi anche per terra per protesta, tanto da far intervenire il 118. Il comandante dei vigili ha chiesto anche la collaborazione degli organi preposti, ma finora è rimasto inascoltato.

I Servizi Sociali tardano ad intervenire, non sono per nulla interessati alla questione, non hanno scritto una sola riga di risposta alle lettere della Polizia municipale. Ad agosto scorso l'anziana donna è stata denunciata a piede libero, mentre un mese fa la Procura di Brindisi ha chiesto alla Polizia municipale tutta la documentazione relativa alle indagini. La donna raccoglie materiale dai cassonetti della spazzatura e la porta in casa, ritenendola utile. Il mercoledì, durante le operazioni di pulizia al termine del mercato settimanale di Fasano, è in giro con un carrellino per raccogliere i rifiuti lasciati dai commercianti. Il medico curante afferma che, nella sua “pazzia”, la donna è comunque molto lucida. Ma il pericolo per la sua e la salute pubblica resta mentre pare continuino a latitare i Servizi Sociali comunali.