CRONACA
Pietro Conversano: 2 anni senza notizie
L'Associazione Nazionale delle Famiglie e degli Amici delle Persone Scomparse 'Penelope', a due anni di distanza dalla scomparsa di Pietro Conversano lancia un appello
Fasano - Il prossimo 13 febbraio saranno due anni che di Conversano Pietro, l'Appuntato Scelto della Guardia di Finanza, in servizio presso la Compagnia di Monopoli, si sono perse le tracce. Quella fredda mattina è uscito dalla sua abitazione, dicendo a sua moglie di dover svolgere un particolare servizio e che sarebbe rientrato tardi dal lavoro. Le telecamere, invece, lo inquadrano alla stazione di Monopoli mentre sale sul treno diretto a Bari, ed anche qui al suo arrivo, viene intercettato dalle telecamere. Si muove nervosamente per un po' all'interno e all'esterno della stazione, poi sembra aver raggiunto il terzo binario e da qui più nulla. Gli appelli dei familiari sono caduti nel vuoto, da allora, Pietro non contatta neanche gli anziani genitori. I familiari si precipitano in Abruzzo quando uno spettatore della trasmissione “Chi l'ha visto?” dichiara di averlo visto sul versante Morrone-Majella, ma le ricerche dei familiari, dei volontari e dell'Associazione Penelope Abruzzo non conducono a lui. Della segnalazione, poi, nei pressi della stazione di Bologna, dove una persona che lo conosce personalmente è certa di averlo riconosciuto in un uomo dimesso e smunto, non si conosce l'esito. Su di lui però pende un procedimento per diserzione presso il Tribunale Militare, attualmente, sospeso, con l'ordine del Giudice procedente di riprendere le sue ricerche. Qualche giorno fa, la Guardia di Finanza ha notificato alla moglie Caterina un plico destinato a lui. Non potendolo aprire, le è stato spiegato, in sintesi, che è stato avviato a carico di Pietro un procedimento disciplinare, per la prolungata assenza ingiustificata dal lavoro, che approderà alla sua destituzione.
La reazione di tutti i familiari è di grande rammarico, atteso che Pietro, sostiene sua moglie “ha lavorato diligentemente per trent'anni, ha fatto anche doppi turni, notti e giorni festivi. Negli ultimi tempi, però, per quanto riferito dagli stessi colleghi, lamentava forti emicranie, ed ora rischia il licenziamento con disonore”.Conversano sembra aver pianificato la sua sparizione, eppure ci può essere anche un'altra chiave di lettura: una personalità disturbata. Alcuni suoi scritti, rinvenuti a posteriori, tra le pagine di libri, che leggeva con bramosia, sono stati sottoposti a perizia di un'esperta forense dell'Associazione Penelope, hanno evidenziato un serio disturbo della personalità. Continua sua moglie “mio marito è andato via con la pistola d'ordinanza, cosa aveva in mente? E' ancora vivo?, eppure piuttosto che cercarlo si sta procedendo a licenziarlo. Io, i miei figli, i suoi genitori e i suoi fratelli, siamo angosciati per il prolungato ed inspiegabile silenzio”. L'Avvocato, Antonio Maria La Scala, che assiste la famiglia e collabora con l'Associazione Penelope auspica che:” chiunque abbia il potere di decidere sul legittimo licenziamento di Pietro valuti, in concreto, l'ipotesi documentata che Pietro non stesse bene a livello psicologico al momento della scomparsa”. Il caso presenta diversi punti oscuri all'attenzione di esperti per una richiesta di riapertura del fascicolo e quindi delle sue ricerche.
di Redazione
11/02/2021 alle 05:38:40
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