VILLA COMUNALE
Chiosco Villa Comunale: il Tar boccia la richiesta della Block Stem contro la rimozione
Il chiosco, concesso nel 1991 e rinnovato negli anni, risulta chiuso dal 2012 e per questo il comune ne aveva ordinato la rimozione alla società proprietaria
FASANO - È stato respinto dal TAR di Lecce il ricorso presentato dalla Block Stem srl, società che avrebbe dovuto gestire il chiosco-bar della villa comunale di Fasano ma che ha cessato la propria attività nell'ormai lontano 2012, contro la determina dirigenziale n.799 del 08 maggio 2020 con cui la dott.ssa Beba Caldarazzo, dirigente del Settore Patrimonio, stabiliva che la suddetta società fosse incaricata della integrale rimozione del chiosco-bar e del ripristino dello stato dei luoghi e che tali adempimenti si sarebbero dovuti svolgere, improrogabilmente, entro e non oltre la data del 15 giugno 2020.
In realtà per comprendere come si sia giunti nelle sedi giudiziarie è necessario ripercorre alcuni tratti importanti e poco conosciuti della vicenda, ma ben esplicati nelle già citata determina dirigenziale.
L'area in questione, di 30mq da adibire a chiosco-bar, fu affidata al signor Vinci a seguito di una delibera di Consiglio Comunale risalente al 1991. Due anni dopo veniva accolta la richiesta di subentro nella concessione del Sig. Tiziano Vinci, figlio del titolare. Con deliberazione di Giunta Municipale del 07.05.2001 veniva accolta la proroga della concessione per ulteriori 9 anni, ma nel 2003 il Sig. Vinci dichiarava la propria posizione di debitore insolvibile e chiedeva l'esenzione dei relativi tributi, richiesta però respinta dall'amministrazione comunale perché ritenuta infondata. Solo il 13 aprile del 2011 veniva rilasciata in favore della sig.ra Pinto Marilena, che tra l'altro risulta spirata il 7 maggio dell'anno precedente, una nuova autorizzazione di occupazione del suolo pubblico della durata di 5 anni.
Ma quindi cosa centra la società del sig. Lacirignola Antonio? La società Block Stem s.r.l. ha acquistato dalla sig.ra Pinto Marilena l'azienda esercente l'attività di pubblico esercizio svolta nel chiosco e, successivamente, chiedeva all'ufficio commercio l'autorizzazione all'occupazione del su detto suolo, che gli veniva rilasciata in data 12.04.2013. La concessione però, scaduta il 09 aprile 2018, non è stata rinnovata vista anche la mancata volontà da parte della Giunta Municipale ma anche la mancata comunicazione del sig. Lacirignola Antonio del subentro alla Signora Marilena Pinto.
«Stiamo valutando in queste ore un possibile ricorso al Consiglio di Stato - fanno sapere i legali rappresentanti della società - . Una cosa è certa: quando il Comune di Fasano indirà la gara per affidare la struttura, non escludiamo la nostra partecipazione. Il bando sarà da noi letto con la massima attenzione, la stessa che riserveremo ad ogni aspetto e fase della procedura. Se rileveremo illegittimità, ci tuteleremo in ogni sede e innanzi a ogni Magistratura, nessuna esclusa, anche a garanzia della trasparenza dell'azione amministrativa.»
La questione sembra quindi volgere al termine, salvo eventuali colpi di scena.
di Mattia Arconzo
10/07/2020 alle 03:24:02
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