TENTATO OMICIDIO
Gli studenti fasanesi picchiati a Milano saranno risarciti
Si è tenuta ieri, 26 ottobre, l'ennesima udienza del processo che vede alla sbarra il 56enne Giuseppe Galli che aggredì Antonio Ammirabile e Francesco Patronelli
La zona dell'aggressione
FASANO – Antonio Ammirabile e Francesco Patronelli, i due studenti fasanesi brutalmente aggrediti dal 56enne Giuseppe Galli il 27 settembre del 2011 a Milano saranno risarciti da quest'ultimo. Lo ha dichiarato l'imputato ieri (venerdì 26 ottobre) nell'udienza che avrebbe dovuto avere la sentenza come esito finale del processo ma che, proprio per questa volontà di Galli (disposto a vendersi un immobile per risarcire), è ora stato rinviato al 20 dicembre. Questo perché le parti civili dovranno quantificare la richiesta. Il 22enne Antonio Ammirabile e il 20enne Francesco Patronelli (difesi dagli avvocati Francesco Saponaro e Mariagrazia Ammirabile), furono ricoverati in gravissime condizioni in ospedale e sottoposti ad intervento chirurgico dopo essere stati colpiti più volte con un cric. La difesa di Giuseppe Galli aveva chiesto in precedenza il rito abbreviato condizionato per avere la possibilità di ascoltare il medico incaricato a difesa dell'indagato. Ma il gip rigettò la richiesta stessa e concedendo solo il rito abbreviato.
Antonio Ammirabile e Francesco Patronelli, alle prime luci dell'alba del 25 settembre dello scorso anno, stavano rientrando a casa a bordo dell'Alfa Mito di proprietà del 22enne. In via Serra a Milano (quartiere Sempione), furono sorpassati da una Hyundai Atos condotta dal 56enne Giuseppe Galli. Le due auto entrarono in collisione e quando i conducenti si fermarono per chiarire l'accaduto, il 56enne novarese aggredì con il cric i due studenti fasanesi. Poi l'uomo risalì in auto e fuggì via, lasciando i due studenti universitari in un lago di sangue, facendo perdere le sue tracce. Francesco Patronelli e Antonio Ammirabile furono immediatamente soccorsi e trasportati in ospedale: il primo fu sottoposto ad un intervento per la ricostruzione dei tendini, più gravi le condizioni del secondo, che subì una lunga e delicata operazione alla testa per fermare l'emorragia cerebrale e ridurre l'ematoma. Per due giorni, la Squadra Mobile di Milano indagò a tutto campo per risalire all'identità dell'aggressore. La svolta si ebbe grazie ad alcune testimonianze di alcuni passanti e delle telecamere a circuito chiuso installate nella zona.
di Redazione
27/10/2012 alle 07:43:37
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