OPERAZIONE INTERNAZIONE
Operazione 'The River': nella rete due fasanesi
Una banda con a capo due fasanesi dediti al traffico internazionale di auto rubate è stata sgominata a Viterbo.
VITERBO - Sedici arresti, undici indagati e oltre un anno di indagini. Questo, in breve sintesi, il bilancio dell'operazione denominata “The River” che ha permesso alla Polizia stradale del Lazio di sgominare un sodalizio criminale specializzato nei riciclaggio internazionale di auto di grossa cilindrata. Al vertice di questa organizzazione due fasanesi A.F. di 42 anni e V.F. di 39, entrambi redisenti in provincia di Viterbo.
Un traffico milionario che assicurava all'organizzazione notevoli guadagni. Le sole 25 auto sequestrate nel mese di agosto, quando è entrata in azione la Polizia, superano in valore il milione di euro. Considerato quindi che l'attività andava avanti da almeno due anni non è da escludere, secondo gli inquirenti, che siano state messe sul mercato auto per un valore di almeno sei milioni di euro.
Un sistema molto articolato che prevedeva contatti con le mafie campane e siciliane. Il traffico si sviluppava in due direzioni. Dall'Italia verso i paesi dell'est Europa oppure da Spagna, Francia, Belgio e Germania verso il sud Italia.
Le auto venivano noleggiate dai corrieri arruolati dal più grande dei fratelli mentre il più piccolo ne organizzava il viaggio. Partenza Ciampino oppure Fiumicino alla volta del paese di destinazione. Noleggio dell'auto presso le più rinomate concessionarie e ritorno in patria con tanto di auto vedetta attenta a scorgere posti di blocco e intralci vari.
Le auto arrivate in Italia erano destinate, dopo opportune modifiche a documentazioni e telai, a nuova vita. Agenzie specializzate fornivano targhe nuove e libretto "originale" rendendole pronte al mercato laziale, campano e siciliano.
Viaggio contrario per le auto, semmpre di grossa cilindrata, che venivano noleggiate in Italia (Roma, Bologna e Bari principalmente) per poi essere destinate al mercato tedesco ed est europeo.
I titolari delle agenzie sono finiti sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti. Si sospetta un coinvolgimento nell'associazione a delinquere.
Nella rete insieme ai due fasanesi i tanti corrieri e anche la compagna del boss, una rumena 33enne, che dopo anni di collaborazione viveva una storia affettiva con quest'ultimo tanto da esercitare un ruolo di comando all'interno dell'organizzazione.
Mentre i due uomini sono stati trasferiti nel carcere "Mammagialla", la donna è rinchiusa nella casa circondariale di Civitavecchia. Tra gli altri personaggi di spicco del clan spicca poi A.G., 40 anni, residente ad Agrigento e gravato da precedenti per associazione di stampo mafioso e droga; è considerato il tramite con l'ambiente campano.
di Redazione
25/10/2012 alle 14:20:33
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