Studenti fasanesi picchiati a Milano: oggi l'udienza preliminare

FASANO – Si terrà oggi (lunedì 17 settembre) l'udienza preliminare a carico del 56enne Giuseppe Galli, l'uomo di Cameri (Novara), accusato di duplice tentato omicidio che alle prime luci dell'alba del 25 settembre dello scorso anno ferì gravemente a colpi di cric i giovani fasanesi Antonio Ammirabile (22 anni) e Francesco Patronelli (20 anni). I due ragazzi, studente di ingegneria a Castellanza il primo e matricola alla Facoltà di Economia alla Cattolica di Milano il secondo, erano a bordo della Alfa Romeo Mito di Ammirabile e giravano per le vie di Milano quando si sono ritrovati in viale Renato Serra. Ad un tratto furono superati e colpiti di striscio da una Hyundai Atos alla cui guida, appunto, vi era Galli. I due fasanesi cominciarono a suonare il clacson per richiamare l'attenzione del guidatore dell'Atos e farlo accostare. Cosa che avvenne qualche centinaio di metri più avanti ma i ragazzi non potevano immaginare che l'uomo scendesse dall'auto con in mano un cric e li cominciasse a picchiare selvaggiamente. Il primo ad essere colpito fu Patronelli e a seguire Ammirabile sceso dall'auto per aiutare l'amico.

La furia di Galli si fermò solo quando vide i due ragazzi a terra in un lago di sangue. Si rimise sulla sua utiitaria e scappò via. Patronelli ed Ammirabile furono portati in ospedale dove subirono delicati interventi chirurgici La svolta nelle indagini per individuare Galli si ebbe il 27 settembre. Alcune testimonianze ma soprattutto le immagini di alcune telecamere piazzate nella zona permisero agli investigatori di risalire all'auto e successivamente a Giuseppe Galli. Ora, dopo quasi un anno di custodia cautelare in carcere a Milano, ecco l'udienza preliminare a cui parteciperanno anche gli avvocati fasanesi Mariagrazia Ammirabile e Francesco Saponaro in rappresentanza dei due ragazzi. Sarà formalizzata la costituzione di parte civile mentre i legali di Galli potrebbero chiedere il processo con rito abbreviato che, in caso di condanna, permetterebbe al violento 56enne di godere di una riduzione della pena.