CRONACA GIUDIZIARIA
Atto di citazione di 1.750.000 euro per il Canonico Rossini
L'impresa costruttrice, con questo atto di citazione, richiede l’ingente somma per lavori eseguiti e danni subiti
FASANO - Non c'è pace per la Casa di Riposo ‘Rossini' inaugurata lo scorso 9 ottobre e che da qualche mese ha cominciato la sua attività ospitando una quindicina di anziani. Un atto di citazione per 1.750.000 euro ha tolto il sonno agli amministratori.
Come si ricorderà la costruzione di questa casa di riposo ha avuto un iter tribolato per la sua costruzione, a causa di problemi insorti fra la ditta Costruttrice, che fa capo all'imprenditore Nico Carparelli e la RRSA Rossini. Infatti la ditta costruttrice aveva accettato in permuta un terreno adiacente la casa di riposo a parziale copertura delle spese di costruzione della casa di riposo, che al momento della permuta era edificabile ma poi a seguito di variante urbanistica imposta dalla stessa Regione, era diventato quasi del tutto inedificabile, con conseguente perdita di valore attribuito al momento della permuta.
Dopo un lungo iter giudiziario, la Casa di Riposo era entrata in possesso dei dirigenti del “Canonico Rossini” che hanno avviato l'attività.
Ora, come filmine a ciel sereno però è arrivato un atto di citazione dell'impresa costruttrice, che rivendica un compenso di 1.750.000 euro per lavori eseguiti e danni subiti, legato alle riserve già a suo tempo formulate e al vaglio di tutti gli organi deputati a questa intricata vicenda. Non va dimenticato che i lavori rimasero fermi per circa un anno, non per colpa dell'impresa costruttrice, ma per il fatto che il Comune di Fasano ritardò l'allaccio della fogna, eseguito solo nell'agosto del 2014, nonostante i ripetuti solleciti fatti già dal 2012.
Questo atto di citazione è una tremenda “mazzata” che arriva proprio in un momento molto delicato per la Casa di Riposo che è nella sua delicata fase di avvio. A quanto pare, comunque, la RRSA Canonico Rossini sta studiano alcune contromisure per contrastare l'impresa costruttrice.
Altra cosa incredibile, in questa vicenda, è che una struttura pubblica come la casa di riposo del Canonico Rossini, finanziata con soldi regionali, non sia ancora riuscita ad avere la contrattualizzazione di posti letto in Rrsa con la Asl per la compartecipazione fino 50% della stessa Asl alle spese di soggiorno. Per cui ora la struttura è a totale pagamento dell'anziano che vi soggiorna. Ciò ne limita le richieste di ricovero: infatti non tutti possono permettersi una retta di 1.600 mensili, nonostante che sia fra le più basse fra tutte le Case di Riposo del comprensorio.
di Redazione
01/05/2018 alle 17:55:38
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