OPERAZIONE SICUREZZA
Attività di controllo sulla filiera ittica dell'Ufficio Locale Marittimo di Savelletri
Durante le festività pasquali i militari della Guardia Costiera hanno monitorato l'intera provincia sanzionando attività e pescatori
FASANO - Dal 26 marzo al 8 aprile, ed in particolare in occasione delle festività Pasquali dove è cresciuta la richiesta di prodotti ittici e di conseguenza è aumentato il rischio di ritrovare sulle tavole prodotto non idoneo al consumo o commerciato illegalmente, è stata condotta, in ambito regionale, una complessa attività di controllo sulla filiera ittica, predisposta e coordinata dal Centro di Controllo di Area della Pesca della Direzione Marittima di Bari. L'operazione, coordinata dal Comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi - Capitano di Vascello Salvatore Minervino, per quanto di stretta competenza territoriale, ha visto i militari della Sezione di Polizia Marittima e dell' Ufficio Locale Marittimo di Savelletri, impegnati a setacciare tutto il territorio provinciale; in particolare sono state verificate le condizioni igienico sanitarie di pescherie, grossisti, mercati ittici, venditori ambulanti, catena della grande distribuzione, supermercati e ristoranti. Ulteriori controlli hanno riguardato la tutela delle specie ittiche pescate, per verificarne, le dimensioni e le specie d'appartenenza allo scopo di prevenire le frodi in commercio ed in particolare sulla cattura/raccolta, trasporto, detenzione e commercializzazione di bianchetto e ricci di mare.
L'attività condotta dai militari ha permesso di constatare quanto sia particolarmente diffusa, in questo periodo dell'anno, la vendita e la somministrazione del cosiddetto “bianchetto” comunemente definito “schiuma di mare”, considerata una prelibatezza secondo alcuni, ma che in realtà si traduce in un grave danno all'ecosistema marino trattandosi di pesce allo stato giovanile. Gli ispettori nel corso di verifiche sul territorio hanno sottoposto a sequestro ingenti quantitativi di tale prodotto ittico sanzionando il titolare di una pescheria di Brindisi. In particolare presso una pescheria del capoluogo, sono stati sequestrati e successivamente reimmessi in mare, dei mitili (noci, mussoli, cozze pelose, piedi di capra e ostriche) privi di qualsiasi documento commerciale e sanitario che ne attestasse la provenienza e quindi la tracciabilità. Al trasgressore è stata comminata una sanzione amministrativa per un importo massimo di 4.500 euro euro. Inoltre, i militari hanno bloccato un pescatore sportivo che, utilizzando un autorespiratore, aveva raccolto un ingente quantitativo di ricci di mare (paracentrotus lividus), circa 1.000 esemplari. Il prodotto ittico, ancora vivo, è stato sottoposto a sequestro amministrativo e immediatamente rigettato in mare in contraddittorio con il trasgressore, al quale è stato contestato l'illecito amministrativo che prevede l'irrogazione di una sanzione fino ad un importo massimo di 12.000 euro.
I militari dell'Ufficio Locale Marittimo di Savelletri, hanno rinvenuto, all'interno di una pescheria del comune di Cisternino, un consistente quantitativo di frutti di mare (cozze, fasolari e cannolicchi), privi di qualsiasi etichetta utile ai fini della tracciabilità. Anche in questo caso, oltre al sequestro amministrativo del pescato, che, è stato distrutto, al trasgressore è stata comminata una sanzione amministrativa per un importo massimo di 4.500 euro euro. L'operazione complessa è stata svolta anche in mare da parte dei mezzi navali del Corpo. La Motovedetta CP 263, nelle acque del porto di Brindisi, ha sequestrato ad un pescatore abusivo, circa 350 metri di rete da posta tipo tramaglio, attrezzo la cui detenzione e utilizzo è consentito unicamente ai pescatori professionali. Oltre al sequestro della rete, al trasgressore è stata comminata la relativa sanzione amministrativa di 4.000 euro. La stessa Unità Navale, ha sanzionato un soggetto che navigava con unità da diporto senza aver conseguito la prescritta abilitazione (patente nautica), la sanzione comminata è stata di 3.672,33 euro prevista dall' Articolo 39 del Decreto Legislativo 171/05. Si invita, pertanto, la collettività a prestare la massima attenzione nell'acquisto dei prodotti ittici, privilegiando quelli che rispettano le procedure di garanzia e salubrità alimentare, evitando di comprare quelli venduti illecitamente e senza garanzie per strada da ambulanti privi di qualsivoglia autorizzazioni. Le attività di controllo alla filiera della pesca, continueranno incessantemente.
di Redazione
11/04/2018 alle 11:53:41
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