Concessi gli arresti domiciliari ai tre fasanesi fermati con chili di droga a Pordenone

FASANO - Si è svolta l'altro ieri l'udienza del Tribunale del Riesame a Trieste per i tre fasanesi, Pietro Buzzerio, 53 anni, Francesco Angelini, 39 anni, e Domenico Spano, 42 anni arrestati il 7 dicembre scorso nel corso di un'operazione antidroga a Pordenone. Con loro erano finiti in manette anche gli albanesi Gramoz Ismaila e Arkid Saliu, entrambi di 28 anni. L'operazione è stata condotta dal Reparto operativo dei Carabinieri di Pordenone nella zona dei Centri commerciali di Fiume Veneto, alle porte della città capoluogo. L'avvocato Umberto Sforza, che difende i tre, ha ottenuto che la detenzione in carcere si trasformasse in arresti domiciliari e nelle prossime ore i tre fasanesi faranno ritorno in Puglia alle loro rispettive abitazioni. Resteranno invece in carcere i due albanesi.

Il Reparto operativo dei Carabinieri di Pordenone, il 7 dicembre scorso, entrò in azione nel parcheggio di un Centro commerciale dove era in programma lo scambio di 42 chilogrammi di marijuana tra i fasanesi e la coppia di albanesi. Nel momento in cui ci fu l'incontro, i militari dell'Arma intimarono l'alt. Uno dei due stranieri tentò la fuga a piedi, ma fu bloccato dopo alcune centinaia di metri e non oppose resistenza all'arresto. Nell'operazione vennero sequestrate anche tre vetture, tra cui un'Audi R6, con targa slovena, del valore di svariate decine di migliaia di euro nella disponibilità degli albanesi, e una Jeep Renegade che i fasanesi avevano noleggiato per il trasporto dello stupefacenti, oltre a vari telefonini e mille euro in contanti. Secondo gli investigatori, la droga in arrivo da Fasano era destinata al mercato dell'intero Nordest, dove gli albanesi hanno contatti e ramificazioni. I tre fasanesi, nell'udienza di convalida, si erano avvalsi della facoltà di non rispondere.