EPISODIO INSOLITO
Tartaruga violenta: il parere dell'esperto
Il direttore zoologico dello Zoosafari Fabio Rausa spiegae il perché una tartaruga abbia attaccato alcuni bagnanti
Il direttore zoologico dello Zoosafari Fabio Rausa
FASANO – Una tartaruga che attacca l'uomo. Non è un caso isolato quello che è avvenuto il 16 agosto e ieri a Savelletri ma è alquanto insolito dato che come tipologia l'animale in questione è abbastanza tranquillo. Lo conferma a Osservatoriooggi.it anche un esperto come Fabio Rausa, direttore zoologico dello Zoosafari. «Sicuramente l'esemplare in questione è una “Caretta caretta” – spiega Rausa -, la tartaruga marina classica dell'Adriatico. Generalmente sono animali molto tranquilli ma bisogna tener conto dell'imprevedibilità data da due fattori: la curiosità e la minaccia. In quest'ultimo caso, tutti gli animali, anche gli asini e le pecore per fare un esempio, quando si sentono minacciati diventano aggressivi. Tornando alla tartaruga, come detto, è un animale tranquillo che viene spesso portato fuori dall'acqua e accarezzato senza che faccia male a nessuno. Ma nel loro ambiente, cioè in acqua, le cose cambiano. Le ipotesi sono due quindi. La prima è che gli sia stata toccata una pinna e lei ha reagito aprendo la bocca e mordendo quello che trovava. Di certo non c'era volontà di far male ma solo un atto di difesa. La seconda ipotesi, anche questa molto probabile soprattutto nel caso del sub di qualche giorno fa, è che il movimento della pinna, peraltro di colore scuro, abbia ricordato alla tartaruga il movimento di un calamaro. Di qui l'attacco. Anche per gli episodi di ieri è accaduto lo stesso. La tartaruga, vistasi circondata, ha reagito con il becco. Una sorta di autodifesa».
E' un comportamento normale per le tartarughe avvicinarsi così tanto alla costa? «No, non è normale in quanto le tartarughe si avvicinano alla costa solo in caso di deposizione di uova. Potrebbe essere però anche un caso di femmina con uova tardive che sta cercando una spiaggia tranquilla e trova invece migliaia di persone. Generalmente, però, depongono in primavera e sempre nella stessa spiaggia in quanto hanno una specie di radar naturale che permette loro di ritrovare il posto anche a distanza di anni. Sono comunque animali che viaggiano tantissimo».
Da scongiurare, quindi, qualche mutazione dovuta al clima e al mare. «Assolutamente. Le Caretta caretta vivono da sempre nei nostri mari e peraltro sono ubiquitarie nel senso che è possibile trovarle in ogni parte del mondo. Nel basso Adriatico, come detto, spesso depongono le uova mentre nell'alto Adriatico raramente lo fanno. Può darsi questo esemplare, di natura, sia molto curioso e venga attratto dal movimento che nota sulla costa»
di Redazione
20/08/2012 alle 01:13:12
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