RICHIESTA CONDANNA
Tragedia sulla Statale 379 nei pressi di Fasano: chiesti 4 anni e mezzo per l'autista del tir
Il terlizzese Francesco De Sario era alla guida del camion che si ribaltò uccidendo cinque persone tra cui il fasanese Leo Orlandino
FASANO - Quattro anni e mezzo di reclusione: questa la condanna richiesta dal pm Simona Rizzo ieri (giovedì 9 febbraio) nel processo a rito abbreviato a carico di Francesco De Sario, il 59enne camionista di Terlizzi che il 12 dicembre del 2015 era alla guida del tir che, sulla Statale 379, poco dopo lo svincolo di Torre Spaccata, mentre trasportava un carico di 270 quintali di olio, perse il controllo del mezzo che si ribaltò invadendo l'altra corsia di marcia e uccidendo cinque persone. Il rimorchio oltrepassò il new jersey e prese inpieno la Opel Zafira su cui viaggiavano Vito Muscatello, la moglie Rosetta Minerva e la nipotina Viola (solo 3 anni), rispettivamente suoceri e figlia del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Cristian Casili. Sul colpo morì anche una quarta persona che viaggiava sulla Zafira: Anna Maria Minerva, sorella di Rosetta. L'unica a salvarsi, su quest'auto, fu la moglie di Casili, rimasta gravemente ferita. Il rimorchio prese in pieno anche la Toyota Aygo su cui viaggiava il 21enne fasanese Leo Orlandino. Il giovane si stava recando a Brindisi per allenarsi: difendeva la porta del Real Paradiso.
Secondo quanto fu accertato dai poliziotti del commissariato di Ostuni nel corso delle indagini, il conducente del tir che trasportava appunto olio e trainante un rimorchio e che aveva massa complessiva di 22.380 chilogrammi, superiore a quella massima rimorchiabile, pari a 20mila, percorrendo la statale 379 Bari - Brindisi, una volta all'altezza di Fasano, "per colpa consistita in imprudenza, imperizia e negligenza" e con "guida distratta per l'uso del cellulare e in condizioni di affaticamento, essendosi posto alla guida del mezzo sin dalle ore 5 e avendo già effettuato trasporti analoghi per 380 chilometri circa" si accorse "in ritardo dell'autovettura che lo precedeva nel suo stesso senso di marcia" e non "rispettò l'idonea distanza di sicurezza dal veicolo". Quindi "effettuò una veloce sterzata a sinistra nel tentativo di sorpassarlo e subito dopo, per evitare di collidere contro il new-jersey, controsterzò a destra, ma a causa dell'elevata velocità, pari a circa 85-90 chilometri orari, superiore al massimo imposto di 70 chilometri orari, e comunque non adeguata al carico del veicolo, perse il controllo del mezzo". Il rimorchio, secondo la consulenza tecnica, urtò contro lo spartitraffico, scavalcò la barriera, si ribaltò nella carreggiata opposto e travolse la Opel Zafira, una Peugeot 107 e con un'altra autovettura. De Sario fu arrestato. Poi ottenne i domiciliari dal gip Maurizio Saso dinanzi al quale si svolse l'interrogatorio di garanzia.
Ieri, in aula, hanno discusso gli avvocati di parte civile Viola Messa, Francesco Gentile e Francesco Muscatello oltre gli avvocati difensori dell'imputato. Repliche e sentenza arriveranno il 2 marzo prossimo.
di Redazione
10/02/2017 alle 06:04:28
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