FINE DI UN INCUBO
Il fatto non sussiste: assolto dall'accusa di corruzione il fasanese Alfredo Celeste
Celeste, nato a Fasano e trasferitosi successivamente a Brindisi, era sindaco di Sedriano quando fu arrestato: ora le accuse sono tutte cadute
FASANO - I giudici del Tribunale di Milano hanno assolto, perché il fatto non sussiste, il fasanese Alfredo Celeste, l'ex sindaco di Sedriano, primo comune lombardo sciolto per mafia, nel processo che ha portato alla condanna dell'ex assessore regionale alla Casa Domenica Zambetti a 16 anni e mezzo di carcere. Celeste, come detto originario di Fasano (dove vive gran parte della sua famiglia) ma cresciuto a Brindisi dove il padre si era trasferito per motivi di lavoro, era stato arrestato nell'ottobre del 2012 in quanto avrebbe «asservito le proprie funzioni pubbliche agli interessi privati» di alcuni imprenditori, «come corrispettivo del sostegno elettorale e finanziario ricevuto in occasione delle elezioni del 2009 e di quello futuro, assicuratogli con riferimento alle prossime elezioni nazionali». Secondo la procura, il sindaco sarebbe intervenuto in favore di un imprenditore, raccomandandolo ai responsabili di un centro commerciale, per fargli ottenere dei locali per aprire una gelateria. Cosa poi non avvenuta perché l'imprenditore vi rinunciò, ritenendo l'affitto troppo esoso. Ma il castello di accuse è stato smontato e l'ex primo cittadino, come detto, assolto.
«Ringrazio i giudici per il loro coraggio - ha detto in lacrime Celeste che di professione fa il professore di religione - Per me è un grande giorno. A causa di questo processo era stato sciolto il Comune di Sedriano e oggi si dimostra che era uno scioglimento illegittimo. Oggi posso dire di avere denunciato il Ministero per falso ideologico. Prima che i giudici entrassero in camera di consiglio, Celeste, aveva reso dichiarazioni spontanee sostenendo la propria estraneità ai fatti contestati e aggiungendo «sono qui davanti a voi con un marchio che mi fa tremare le mani e che dovrò portare per sempre, ne sono consapevole, qualunque sia l'esito della vostra decisione». Assolto, perché il fatto non sussiste, anche il medico Marco Scalambra, che era accusato di aver raccolto voti a favore di Celeste in vista delle comunali del 2009.
di Redazione
09/02/2017 alle 06:35:47
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