BRUTTA VICENDA
Stabili le condizioni del bimbo di Fasano che ha ingerito hashish e il padre si scusa
Il piccolo è sempre ricoverato in terapia intensiva al Giovanni XXIII di Bari: il genitore racconta ai giornalisti il suo pentimento
FASANO - Sono stabili ma ancora gravi le condizioni del bimbo fasanese di 15 mesi ricoverato da venerdì notte nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari per aver ingerito hashish mentre era in casa. I sanitari baresi lo hanno intubato e lo tengono sedato in attesa che svanisca l'effetto della sostanza stupefacente. Non corre pericolo di vita. «Il bimbo era in uno stato di insufficienza respiratoria – ha dichiarato il dott. Leonardo Milella, primario del reparto di rianimazione del Giovanni XXIII -. Era in uno stato di incoscienza e abbiamo dovuto quindi proteggere le vie aeree e aiutarlo a ventilare». Una procedura adeguata anche se, è chiaro, non c'è una grande casistica di questi episodi. La prognosi resta riservata e occorrerà attendere altri giorni per valutare se la droga abbia avuto effetti permanenti sul bambino. E se nella sua stanzetta barese il piccolino continua a combattere la propria battaglia per riprendere una vita normale, a dimensione da bambino, continuano le indagini anche per chiarire cosa sia realmente accaduto. Venerdì sera il bambino è giunto al pronto soccorso dell'ospedale “Umberto I” di Fasano, accompagnato dal padre, in una grave crisi respiratoria. E' stato subito informato il responsabile del reparto, l'ex sindaco Lello Di Bari, che a sua volta ha allertato il pediatra Franco Mastro. Quest'ultimo pare abbia chiesto al padre informazioni su quanto successo sentendosi rispondere che il piccolo aveva ingerito del tabacco. Permanendo la crisi respiratoria si è poi preferito trasferire il bimbo all'ospedale di Ostuni dove lo stesso Mastro, di stanza nella Città Bianca, ha poi saputo la verità. A causare il tutto era stato dell'hashish che il piccolo, mentre giocava, aveva trovato per casa e aveva ingerito.
Dato che non c'era più tempo da perdere il piccolo paziente è subito stato portato all'ospedale pediatrico di Bari. Nel frattempo i sanitari ostunesi avevano denunciato l'accaduto al Commissariato di Polizia di Ostuni che ha avviato le indagini. Gli agenti hanno perquisito l'abitazione del piccolo venendo informati del fatto che l'hashish era stato acquistato per uso personale pare dal papà del bambino e da un altro suo amico, anch'esso in casa al momento dell'accaduto. «Sono riuscito a togliere qualcosa dalla bocca del bambino – ha detto ai giornalisti il padre -. Poi il piccolo ha cominciato ad avere sguardi strani. Non era lui e così ho capito che qualcosa aveva ingoiato e l'ho subito portato in ospedale. Poi ho collaborato e ho portato la Polizia a casa spiegando tutta la situazione. Ora sono distrutto. Non dormo da tre giorni. Ci sto male. E' una lezione di vita. Non devo più fumare canne». La madre, invece, era al lavoro. «Hanno chiamato il mio datore di lavoro – ha detto alla stampa tra le lacrime - che mi ha riferito che mio figlio lo avrebbero portato all'ospedale di Ostuni. Non sapevo però il perché». Sulla vicenda la Procura di Brindisi ha aperto un'indagine per lesioni personali con l'indagine che è coordinata dal pm Raffaele Casto. Un atto dovuto viste le condizioni di salute del bambino.
di Redazione
19/12/2016 alle 06:19:18
Galleria di immagini: Stabili le condizioni del bimbo di Fasano che ha ingerito hashish e il padre si scusa
Leggi anche:
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela