BRUTTA VICENDA
Esplosione al camping 'Le Dune': deceduto l'anziano rimasto ferito
Il 69enne R. S. di Sammichele di Bari era stato investito in pieno dalla fiammata all'interno del bungalow 306 nella struttura ricettiva
FASANO - E' morto ieri (venerdì 22 luglio), nel centro grandi ustionati dell'ospedale Perrino di Brindisi, il 69enne R. S., l'anziano di Sammichele di Bari rimasto gravemente ferito il 10 luglio scorso a seguito di una fiammata sprigionatasi all'interno del bungalow 306 del Campin "Le Dune" a Torre Canne. L'uomo era stato investito in pieno dall'esplosione e sin dal primo momento le sue condizioni erano apparse le più gravi rispetto a quelle della moglie 64enne e delle sue nipotine di 8 e 10 anni anch'esse colpite dalla fiammata.
Erano le 9 circa del 10 luglio quando, all'interno del camping "Le Dune" a Torre Canne, si sentì un'esplosione provenire da uno dei bungalow, il numero 306 esattamente, siti all'interno dell'area. Quattro persone rimasero ferite, un intero nucleo familiare costituito da due anziani e dalle loro piccole nipotine. Furono portati all'ospedale "Perrino" di Brindisi, presso il centro grandi ustionati. Il più grave l'anziano nonno, investito in pieno dalla fiammata. Sul posto si portarono immediatamente i Vigili del Fuoco del distaccamento di Ostuni ma anche quelli di Brindisi, il 118 e i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fasano e della Stazione di Pezze di Greco. Una volta portate le prime cure ai feriti e trasportati questi ultimi in ospedale sia i pompieri che i carabinieri effettuarono i rilievi di rito.
Spinelli e la sua famiglia erano ospiti abituali della struttura. Da vari anni, infatti, sceglievano il camping per un periodo di vacanza. I genitori delle due bambine pare avessero scelto di fare una vacanza da soli e lasciarono le figlie dai nonni. Si stavano preparando per trascorrere l'ennesima giornata al mare quando avvenne lo scoppio. Il 69enne, come detto, nativo di Sammichele di Bari, fu quello che ebbe la peggio avendo riportato ustioni di secondo e terzo grado sul 70 per cento del corpo. L'anziano, probabilmente, fece da scudo al resto della famiglia tanto che la nipotina di 10 anni riportò ustioni di secondo grado sul 20 per cento del corpo. Le gambe, le braccia e il viso le zone più colpite. Più fortunate ancora l'altra bambina di 8 anni e la nonna, 64 anni, che non riportarono ustioni gravi ma che, come gli altri due feriti, furono anch'esse ricoverate presso il centro grandi ustionati dell'ospedale “Perrino” di Brindisi”.
A distanza di 13 giorni, però, le condizioni di dell'anziano si sono aggravate sino alla morte giunta ieri.
di Redazione
23/07/2016 alle 04:33:11
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