DECISIONE GIUDICE
Operazione Bunker: il 23 maggio si discute della scarcerazione dei fasanesi arrestati
Il giudice per le indagini preliminari di Bari dovrà vagliare le richieste dei legali difensori per la revoca dei domiciliari
FASANO - Il Gip del Tribunale di Bari si è riservato di esprimersi lunedì prossimo (23 maggio) relativamente alle istanze di revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari delle 9 persone coinvolte a vario titolo nell'operazione “Bunker” della Guardia di Finanza. Si tratta di 2 fasanesi e 7 monopolitani accusati di far parte di un'associazione per delinquere finalizzata all'evasione delle imposte sui prodotti petroliferi per i pescherecci, trattati con agevolazione fiscale, ed all'emissione di fatture false.
Nei giorni scorsi tutti gli arrestati avevano risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari respingendo ogni accusa. I due fasanesi erano difesi dall'avvocato Pasquale Di Natale mentre gran parte dei monoplitani dall'avvocato Alberto Sardano. In tutto sono 14 gli indagati: in cinque, ritenuti estranei al sodalizio, ma comunque coinvolti, sono rimasti in stato di libertà. Il 56enne fasanese è il titolare della ditta che si occupa di forniture di carburante ed è ritenuto l'organizzatore della presunta associazione. Gli altri sono tutti proprietari o comandanti di pescherecci che, stando alle contestazioni, invece, avrebbero contribuito a realizzare il business e allo stesso tempo ricevuto dei vantaggi. I nove indagati si sarebbero sistematicamente dedicati all'evasione delle imposte sui prodotti petroliferi e all'emissione di fatture false. Attraverso un articolato meccanismo di frode, avrebbero sottratto all'accertamento e al pagamento delle accise tre milioni di litri di gasolio agevolato.
Nel complesso sarebbero state evase accise per un milione e 800mila euro, Iva per 800mila euro ed emesse fatture per operazioni inesistenti per oltre due milioni di euro. Le indagini riguardano un periodo compreso tra il 2011 e il 2014. E' emerso dagli approfondimenti investigativi che circa 197 forniture di gasolio, tramite bunkeraggio, sarebbero state inesistenti, circa il 30 per cento di quelle effettuate in totale, la gran parte delle quali nel porto di Brindisi, Altre nei porti di Savelletri e Monopoli. Oltre alle misure cautelari, è stato anche eseguito un sequestro per equivalente, a carico del gestore dell'impianto, ritenuto il capo e promotore della organizzazione, di sette immobili, cinque automezzi e numerosi conti correnti bancari e postali per un ammontare complessivo di un milione e mezzo di euro.
di Redazione
21/05/2016 alle 06:08:24
Galleria di immagini: Operazione Bunker: il 23 maggio si discute della scarcerazione dei fasanesi arrestati
Leggi anche:
Attualità
Attualità
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela