ATTIVITà GUARDIA COSTIERA
Operazione della Capitaneria di Porto: sequestrato impianto abusivo a Savelletri
I militari hanno riscontrato irregolarità circa il prelievo di acqua di mare con cui venivano anche lavati i ricci: denunciato il titolare
FASANO - Prosegue senza sosta l'opera di controllo del territorio da parte dei militari della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Brindisi sotto il Comando del Capitano di Vascello (Salvatore Minervino a tutela di tutte le attività connesse al libero e corretto uso del mare e dei consumatori di prodotti ittici. Questa mattina (sabato 9 aprile), nel corso di una mirata attività predisposta lungo il litorale nord di competenza, precisamente tra Torre Canne e Savelletri, gli uomini della Sezione Polizia Marittima in concorso con i militari del dipendente Ufficio Locale Marittimo di Savelletri di Fasano, sotto il comando del Maresciallo Francesco Cristella, hanno scoperto e posto sotto sequestro un impianto abusivo, composto da svariati metri di manichette, una pompa speciale per acqua marina ed un serbatoio della capacità di 10 quintali, che serviva a prelevare e stoccare acqua di mare da utilizzarsi per l'immersione, il risciacquo e la preparazione di prodotti ittici, in particolare ricci di mare.
Sul posto sono stati fatti intervenire anche il personale del Servizio veterinario Siav “B” dell'Asl di Brindisi ed il personale dell'Arpa Puglia - Dap di Brindisi per effettuare i controlli e le constatazioni di competenza, con particolare riguardo agli aspetti igienico-sanitari ed ai necessari campionamenti dell'acqua di mare rinvenuta. Il titolare è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per il reato previsto dall'ordinanza n. 532 del 22/10/1994 della Regione Puglia che vieta tassativamente il prelievo, il trasporto, la detenzione, la vendita e, soprattutto, l'utilizzo dell'acqua di mare ai fini alimentari. Si rimane in attesa di conoscere gli esiti delle analisi dell'acqua di mare rinvenuta stoccata nel serbatoio del ristorante.
L'attività è proseguita passando al setaccio altri esercizi ubicati lungo la litoranea e, proprio durante un ulteriore controllo presso un ristorante è stato rinvenuto un ingente quantitativo di ricci di mare, per oltre 1.500 esemplari, privi di qualsiasi documento che ne attestasse la provenienza/tracciabilità. Essendo ancora allo stato vitale, i ricci sono stati immediatamente reimmessi in mare mentre al titolare è stata comminata una sanzione amministrativa per un importo massimo di 4.500 euro
L'attenzione della Guardia Costiera sulla somministrazione dei prodotti ittici rimane molto alta. In particolare, per il riccio di mare, prelibatezza delle tavole nostrane che rischia di scomparire per ignoranza e malversazione, che si presta purtroppo, laddove trattato con acqua di mare direttamente prelevata senza alcuna autorizzazione e/o controllo di tipo igienico-sanitario, di diventare un pericolosissimo veicolo di trasmissione di malattie, con conseguenze spesso davvero molto gravi. L'assenza di tracciabilità è un campanello d'allarme di attività illecite di pesca/raccolta spesso perpetrate da individui non appartenenti al ceto peschereccio e non iscritti nei registi professionali dei pescatori i quali, oltre ad effettuare l'attività di pesca con modalità illegali o loro non consentite, pongono in vendita quanto pescato in maniera altrettanto illegale, con notevole pregiudizio per la salute dei consumatori.
Dal canto suo, il Comandante della Capitaneria di Porto invita tutti i cittadini a non acquistare e consumare prodotti ittici dei quali non sia nota la provenienza e, nel caso di consumo effettuato presso punti di ristorazione, di accertarsi circa la provenienza e la manipolazione che il prodotto ha subito, nonché a segnalare tutti quei comportamenti illeciti di cui dovessero rendersi testimoni, comportamenti posti in essere da soggetti che operano in danno della salute e della libertà di tutti gli onesti cittadini e dell'ambiente marino. Per tali segnalazioni, si ricorda che sono attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7 il numero di centralino della Sala Operativa 0831521022 e la casella di posta elettronica cpbrindisi@mit.gov.it mentre, per le sole emergenze in mare, il numero blu 1530.
di Redazione
09/04/2016 alle 20:46:22
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