Finale di Coppa Italia amara: operato nella notte il tifoso del Fasano ferito

FASANO - Voleva svolgere il suo compito di steward nel migliore dei modi e non pensava certo che la sua vita potesse essere messa in pericolo da una partita di calcio. Ha perso tre dita T. F., il tifoso del Fasano rimasto seriamente ferito ieri sera (giovedì 18 febbraio) al termine della finale di Coppa Italia tra Fasano e Cerignola, svoltasi a Gravina, vinta da quest'ultima grazie ad una rete di Di Pasquale. Nonostante tutte le preoccupazioni della vigilia (le due tifoserie sono acerrime rivali) non era accaduto nulla: nessun contatto tra i supporter, nessun incidente. Una festa dello sport rovinata però alla fine da una mano imbecille che ha deciso di lanciare sul terreno di gioco in sintetico una bomba carta.

Ed è qua che accade l'irreparabile: il tifoso del Fasano, amico dei dirigenti del Gravina, aveva voluto svolgere il ruolo di steward proprio sotto il settore dei suoi stessi amici fasanesi. Quante trasferte e quante domeniche trascorse con loro. Ma aveva preso un impegno che ha voluto rispettare. Ha visto l'oggetto fumante volare in campo e affinché il terreno di gioco in sintetico non si rovinasse lo ha preso per lanciarlo lontano. Probabilmente avrà pensato ad un fumogeno: purtroppo era un grosso petardo. L'esplosione è arrivata inaspettata. Tutti si sono subito accorti che qualcosa di grave era accaduta. Il tifoso del Fasano, con la pettorina da steward, si dimenava dal dolore. Immediatamente è accorsa l'ambulanza: veloci i primi soccorsi. Poi, vista la gravità delle ferite, la corsa prima all'ospedale della Murgia e poi al Policlinico di Bari dove lo sfortunato fasanese è stato sottoposto, nella notte, ad un delicato intervento chirurgico per la ricostruzione della mano. Sui social si è scatenata subito la solidarietà degli amici, tantissimi, ma anche la ferma condanna per l'episodio. Un danno di immagine anche per la società, per una città intera, che rischia di compromettere quanto di buono realizzato nelle ultime settimane. Il rischio è quello di aver vanificato anche il raggiungimento della finale ed eventuali prospettive di ripescaggio se il giudice sportivo calcherà la mano.

Ma queste sono considerazioni che si faranno in futuro. Ora il pensiero di tutti è che il tifoso del Fasano ferito si ristabilisca presto e torni alla sua vita normale, alla sua passione per il calcio, quello vero.