SENTENZA DEL TRIBUNALE
Non causò la morte dell'operaio: assolto imprenditore edile fasanese
Il fatto non sussite: per questo motivo il giudice Chiarelli ha assolto Antonio Curri dalla pesante accusa di omicidio colposo
Un'aula di tribunale
FASANO – Assolto perché il fatto non sussiste. Questa la decisione presa ieri (venerdì 6 luglio) dal giudice Genantonio Chiarelli in merito ad Antonio Curri, imprenditore edile fasanese, accusato di omicidio colposo. Il giudice (anche se non ha reso note al momento le motivazioni della sentenza) ha accolto in toto le tesi difensive dei legali di Curri, gli avvocati Francesco Bianco e Francesco Saponaro.
La vicenda che aveva visto coinvolto Curri risale al 2006 quando questi impiantò un cantiere a Savelletri. Il 27 aprile del 2006, in quel cantiere, però, accadde un tragico incidente sul lavoro che provocò la morte del 62enne fasanese Giuseppe Nappi. L'operaio, considerato un vero maestro artiere, venne trafitto in pieno petto da un braccio meccanico di una gru. Nappi era intento a caricare quest'ultima sul suo camion dotato di braccio meccanico: doveva portarla in un altro cantiere. L'incidente pare lo colse totalmente impreparato. Il primo che tentò di soccorrerlo fu un suo stesso operaio, ma questi, da solo, non poteva sollevare l'enorme peso in ferraglia abbattutosi su Nappi. Scattò l'allarme e sul posto giunsero Carabinieri e 118. Con un altro mezzo si provvide a sollevare il braccio della gru e a portare i soccorsi al 62enne operaio che però giunse cadavere all'ospedale di Ostuni. Il cantiere venne messo sotto sequestro e successivamente ci fu l'imputazione per l'imprenditore Antonio Curri di omicidio. Di ieri, come detto, l'assoluzione perché il fatto non sussiste.
di Redazione
07/07/2012 alle 07:45:20
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