OPERAZIONE CAPITANERIA DI PORTO
Conclusa l'operazione 'Tallone d'Achille': denunce della Guardia Costiera anche a Fasano
Per tutto il mese di dicembre e sino al 10 gennaio i militari della Capitaneria di Porto di Brindisi e Savelletri hanno controllato la filiera ittica
FASANO - Con le festività è cresciuta la richiesta di prodotti ittici e di conseguenza è aumentato il rischio di ritrovare sulle tavole dei cenoni pesce non idoneo al consumo o commerciato illegalmente. Per questo motivo, per tutto il mese di dicembre e fino al 10 gennaio è stata condotta, in ambito nazionale, una complessa attività di controllo sulla filiera ittica denominata “Tallone d'Achille", disposta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera. Coordinata dal Comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi e Capitano di Vascello Mario Valente, l'operazione, per quanto di stretta competenza territoriale, ha visto i militari della Sezione di Polizia Marittima e del neo elevato Ufficio Locale Marittimo di Savelletri, con la preziosa collaborazione dei servizi veterinari delle Aziende sanitarie provinciali “Siav B” diretti dal dott. Adriano Rotunno, impegnati a setacciare tutto il territorio provinciale.
In particolare sono state verificate le condizioni igienico sanitarie di pescherie, grossisti, mercati ittici, venditori ambulanti, catena della grande distribuzione, supermercati e ristoranti. Ulteriori controlli hanno riguardato la tutela delle specie ittiche pescate, per verificarne, in particolare, le dimensioni e le specie d'appartenenza allo scopo di prevenire le frodi in commercio. Grande attenzione è stata posta ai punti di sbarco nei porti di Brindisi, Villanova, Torre Canne e Savelletri con particolare riguardo per i prodotti ittici provenienti dall'estero precedentemente all'immissione nel territorio nazionale. Nel corso dell'attività operativa, sono stati riscontrati illeciti che hanno comportato l'irrogazione di 17 sanzioni amministrative per un importo complessivo di 50.000 euro circa, il sequestro di oltre una tonnellata di prodotto ittico ed il deferimento a piede libero alla competente Procura della Repubblica del capoluogo di 4 soggetti, di cui 3 per pesca e detenzione di prodotto ittico allo stato di novellame ed uno per oltraggio a pubblico ufficiale.
Nel corso di un controllo in un noto centro di distribuzione di prodotti ittici surgelati della provincia, i militari del nucleo di polizia giudiziaria della Guardia Costiera di Brindisi, congiuntamente al personale del Servizio Veterinario dell'Asl Br Siav “B” rinvenivano all'interno della cella frigo, a meno 18 gradi, numerosi cartoni di prodotti ittici scaduti. In totale venivano individuati 32 confezioni di cartone contenenti 413 kg di prodotti ittici di varie specie (cernia, polpo, surimi, totano) alcuni scaduti anche da alcuni anni, costituenti potenziale pericolo per la salute pubblica. L'intero prodotto veniva posto sotto sequestro per la successiva distruzione e l'amministratore della società sanzionato.
I militari del Comando brindisino, in un'attività congiunta con i militari del neo elevato Ufficio Locale Marittimo di Savelletri, individuavano presso un centro ittico in agro del Comune di Fasano, prodotto ittico della specie merluzzo e triglie al di sotto della taglia minima consentita. L'amministratore veniva denunciato all'Autorità Giudiziaria competente mentre l'intero prodotto sottoposto a sequestro penale che, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria e previo accertamento di commestibilità da parte del medico veterinario dell'Asl intervenuto, veniva devoluto a due istituti caritatevoli presenti sul territorio fasanese. Inoltre, grazie all'applicazione della vigente normativa europea e nazionale sulla rintracciabilità del prodotto, venivano a loro volta individuati e denunciati all'Autorità Giudiziaria anche i comandanti dei due motopesca che avevano pescato e commercializzato il prodotto ittico sotto misura. Nell'ambito dell'applicazione della recente normativa nazionale in materia di pesca proprio la pesca, la detenzione, lo sbarco e la commercializzazione di prodotto ittico allo stato di novellame, costituisce reato con conseguente applicabilità di gravi pene accessorie consistenti anche nella chiusura dell'esercizio commerciale o, nel caso del comandante e della licenza di pesca, trattandosi di “infrazione grave”, l'applica della sanzione accessoria della decurtazione dei punti, fino all'interdizione dalla professione per il comandante ed alla sospensione della Licenza di pesca.
Congiuntamente al personale del 6° Centro di Controllo Area Pesca di Bari, i militari del nucleo di polizia giudiziaria della Guardia Costiera di Brindisi, hanno ispezionato un centro di distribuzione della provincia sequestrando 358 kg di Filone di Tonno della specie “Pinna Gialla” per mancanza di idonea tracciabilità. I controlli, hanno interessato le pescherie ed i ristoranti di tutta la provincia; in alcuni di detti locali il personale del nucleo di polizia giudiziaria della Guardia Costiera di Brindisi, rinvenivano prodotti ittici senza la prevista documentazione obbligatoria per la tracciabilità in violazione delle norme comunitarie e nazionali in materia di corretta commercializzazione. Per tale violazione sono stati sanzionati amministrativamente diversi esercizi commerciali, con una sanzione di 4.500 euro e il prodotto è stato posto sotto sequestro amministrativo, con la conseguente convalida da parte del Direttore del Dipartimento Prevenzione Servizio Veterinario Area “B” dell'ASL di Brindisi, che ne ha disposto la distruzione.
Non è mancato il controllo presso i mercati rionali e le strade cittadine dei vari Comuni di tutta la provincia, in particolare nella vie di Brindisi i militari del nucleo di polizia giudiziaria, hanno sanzionato quattro venditori abusivi di prodotti ittici e lo stesso su indicazione del Servizio Veterinario, considerato lo stato di freschezza veniva donato in beneficenza alla Caritas. La Capitaneria di Porto invita la collettività a prestare la massima attenzione nell'acquisto dei prodotti ittici, privilegiando quelli che rispettano le procedure di garanzia e salubrità alimentare, evitando di comprare quelli venduti illecitamente e senza garanzie per strada da ambulanti privi di qualsivoglia autorizzazioni. Le attività di controllo alla filiera della pesca, verranno implementate nel corso dell'anno 2016, secondo le direttive dell'Unione Europea e del Ministero delle Politiche Agricole, per garantire il cittadino, l'ambiente, la regolare commercializzazione dei prodotti ittici e tutti gli operatori onesti del settore”.
di Redazione
11/01/2016 alle 10:01:44
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