TRISTE EPILOGO
Oggi Fasano tributerà l'ultimo saluto al 21enne Leo Orlandino
Il rito funebre si terrà nella chiesa di S. Antonio Abate: ieri, intanto, il giovane è stato ricordato su tanti campi di calcio
FASANO – Si svolgeranno questo pomeriggio (lunedì 14 dicembre), alle ore 15.30, nella chiesa di S. Antonio Abate, i funerali del 21enne fasanese Leo Orlandino che ha trovato la morte, insieme ad altre quattro persone, nel terribile incidente verificatosi sabato pomeriggio (12 dicembre) sulla Statale 379 all'altezza del bivio di Torre Spaccata, in territorio di Fasano. La salma, intanto, per tutta la giornata di ieri e fino a questa mattina sarà vegliata nella chiesetta di S. Francesco d'Assisi in via Gaito. Tanti gli amici riunitisi nella chiesetta fasanese per stringersi attorno alla famiglia dello sfortunato ragazzo.
Un sorriso contagioso e la voglia di non staccarsi mai dalla famiglia ed il calcio. Questo era Leo Orlandino. Un atroce destino ha spezzato i suoi sogni e le speranze di un giovane atleta innamorato dei guanti del portiere. Sempre puntuale ad ogni allenamento, ma quello di sabato lo ha saltato perché la sua partita più difficile, quella contro la morte l'ha persa di fronte alla carambola di un tir impazzito. In città la notizia ha fatto il giro nella tarda serata di sabato, ma non è stato difficile collegare al nome la faccia e la famiglia perché Leo era molto conosciuto non solo nel mondo dei giovanissimi. Ieri nella chiesa di San Francesco d'Assisi il pellegrinaggio dei parenti, amici e conoscenti è stato incessante. Sul feretro sono stati deposti i suoi guanti da portiere ed alcune maglie di squadre dove lui ha militato negli ultimi anni. Nella giornata di ieri la società brindisina del Real Paradiso ha chiesto ed ottenuto il rinvio della gara esterna con il Talsano, ma gli attestati di solidarietà si sono consumati su tutti i campi, dal “Curlo” di Fasano al Comunale della Città Bianca, dove la locale formazione è scesa in campo con il lutto al braccio.
“Era un ragazzo meraviglioso – afferma l'amico Andrea Messina – profondamente legato alla famiglia, in particolar modo al padre che lui definiva il suo migliore amico. Era innamorato del calcio, quello vero e non gliene fregava nulla dei soldi. Gli mancava qualche centimetro per il ruolo che aveva, ma con l'allenamento ed i sacrifici era diventato una molla, volava da un palo all'altro in un secondo. Amava farsi chiamare "l'acchiappasogni" perché quando un attaccante sognava di fare gol, lui li acchiappava tutti”. Leo aveva conseguito il diploma all'Istituto tecnico Commerciale “Salvemini” di Fasano solo qualche anno addietro e poi si era gettato anima e corpo nel lavoro, seguendo le indicazioni del suo miglior amico: papà Carmelo. Prima un impiego come postino, poi nella catena dei negozi ittici presenti in un vicino centro commerciale di Monopoli. Primogenito di Carmelo e mamma Margherita, aveva anche un fratello, Eliseo.
di Redazione
14/12/2015 alle 05:39:43
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