PROCESSO CONCLUSO
Coinvolto in un incidente mortale: due anni di reclusione a 22enne fasanese
Il giovane, con la sua auto, si scontrò con la Smart su cui viaggiavano i due fasanesi Nicola Carrone e Genny Cofano, entrambi deceduti nell'impatto
FASANO - Omicidio colposo. Con questa accusa è stato condannato a due anni e due mesi di reclusione il 22enne fasanese L. P., il conducente della Nissan Micra che il 3 ottobre del 2012 si scontrò, sulla strada che collega Pezze di greco a Torre Canne, con la Smart su cui viaggiavano il 19enne Nicola Carrone, la 21enne Genny Cofano e il figlioletto di appena 17 mesi di quest'ultima. Carrone, nell'impatto, morì sul colpo mentre la Cofano smise di respirare al Perrino di Brindisi. Il conducente della Micra e la sorella 14enne di quest'ultimo rimasero feriti nell'incidente mentre miracolosamente illeso fu ritrovato il bambino.
Nei giorni scorsi (esattamente il 5 novembre) si è chiuso il processo su questo triste episodio con il giudice Genantonio Chiarelli che ha, appunto, condannato il 22enne fasanese che dovrà anche risarcire le parti civili del danno. Applicata anche la sanzione amministrativa che determina la sospensione della patente di guida per un anno e sei mesi.
Fu un giorno triste per Fasano quel 3 ottobre di 3 anni fa. Nicola Carrone e Genny Cofano, con quest'ultima che teneva in braccio il figlioletto, stavano percorrendo la stradina interna comunale Parco Lorusso, che costeggia un noto autodemolitore. All'altezza dell'incrocio con la strada provinciale Pezze di Greco-Torre Canne, il tremendo impatto con una Micra con a bordo due fratelli di Fasano (l'allora 19enne L. P. e la sorellina di 14 anni), la quale viaggiava in direzione mare. Lo scontro fu tremendo: la Micra sfondò letteralmente la parte sinistra della Smart, quella lato conducente, sbalzandola di alcune decine di metri. Il corpo di Nicola Carrone, per il tremendo impatto, fu sbalzato fuori dall'abitacolo, finendo a pochi metri dal punto in cui si fermò la sua auto. Morì praticamente sul colpo. Genny Cofano, invece, venne immediatamente trasportata all'ospedale “Perrino” di Brindisi a bordo di un'ambulanza. I soccorritori faticarono non poco per tirare fuori la 19enne dall'abitacolo dell'auto: fra le sue braccia, il piccolo Francesco di pochi mesi, privo di sensi, ma illeso. Anche il bambino futrasportato in ospedale comunque per accertamenti. La Cofano, per i numerosi traumi interni, morì poco prima che l'ambulanza varcasse l'ingresso dell'ospedale. La ragazza aveva protetto il bambino fino all'ultimo istante, pur di evitargli conseguenze peggiori.
di Redazione
14/11/2015 alle 06:53:23
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