OPERAZIONE CC
Ladri di rame intercettati dai carabinieri: abbandonano auto e refurtiva
E' accaduto lungo la ex Statale 16 che collega Fasano a Pezze di Greco: i militari insospettiti dagli ammortizzatori troppo bassi
FASANO - I predoni del rame “sbattono” contro una pattuglia dei carabinieri e, per evitare l'arresto, sono costretti ad abbandonare in tutta fretta l'auto su cui viaggiavano e il carico di metallo rosso. E' successo qualche notte fa lungo la ex strada statale 16, quella che collega Fasano a Pezze di Greco. Nel mezzo della notte una pattuglia dei carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Fasano ha incrociato un'Audi A4 con targhe bulgare. A quell'ora il traffico lungo la Fasano-Pezze era pari a zero. I militari dell'Arma si sono insospettiti per il fatto che, osservando lo stato degli ammortizzatori del veicolo, la berlina di fabbricazione tedesca pareva trasportare un carico pesante.
Fatta inversione di marcia, in un attimo la gazzella si è messa alle calcagna dell'Audi e, usando lampeggianti e paletta, i militi hanno intimato l'alt al conducente dell'auto. Di tutta risposta l'automobilista ha spinto il piede sull'acceleratore e ha provato a sottrarsi al controllo dei carabinieri. Dopo poche centinaia di metri, intuendo di non avere alcuna possibilità di riuscire a seminate la gazzella, il conducente dell'Audi ha frenato di colpo e, dopo aver abbandonato la macchina al centro della carreggiata, è fuggito a piedi nelle campagne circostanti seguito dal suo complice. Favoriti dal buio della notte, i due predoni del rame sono riusciti a far perdere le tracce.
L'Audi A4, un'autovettura immatricolata in Bulgaria, è stata recuperata dai militari dell'Arma e posta sotto sequestro. All'interno della berlina i militi hanno trovato sette bobine di rame. Sono in corso accertamenti per capire da dove i due uomini che viaggiavano sull'Audi – con ogni probabilità si tratta di cittadini stranieri – avessero preso il rame che trasportavano. Non essendo stati segnalati, almeno in zona, interruzioni nella fornitura di corrente riconducibili a furti di cavi in rame, è probabile che le matasse di metallo rosso recuperate dai carabinieri della compagnia di Fasano provengano dall'impianto elettrico di qualche stabilimento. Forse da un opificio in stato di abbandono.
di Redazione
19/10/2015 alle 08:21:13
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