ACCUSA PESANTE
Detenzione e spaccio di stupefacenti: indagati cinque fasanesi
Il sostituto procuratore della Repubblica di Bari Isabella Ginefra ha notificato ben 18 avvisi di conclusione delle indagini
FASANO - 'Si sono associati tra loro al fine di acquistare, detenere, distribuire, trasportare e commercializzare diversi quantitativi di sostanza stupefacente del tipo hashish e cocaina, ciascuno rivestendo ruoli diversi e predefiniti, ma flessibili e intercambiabili in relazione alle diverse situazioni contingenti riguardanti la vita del sodalizio". Con quest'accusa il sostituto procuratore della Repubblica di Bari Isabella Ginefra ha notificato a 18 persone, tra cui cinque di Fasano, l'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Per il magistrato anche i fasanesi facevano parte di un gruppo di spacciatori che operava sull'asse Bari-Fasano. Dell'intera organizzazione il Gico della Guardia di Finanza e i magistrati inquirenti hanno ricostruito organigramma e dinamiche.
Il nucleo centrale dello spaccio era a Bari, all'interno di un garage di proprietà dei fratelli Francesco e Vincenzo Pallegrino dove, scrive il pm, "era stato allestito un rudimentale laboratorio clandestino per il taglio e il riconfezionamento della partite di droga". Ma se i fratelli Pellegrino sono indicati come "promotori, organizzatori, direttori e finanziatori dell'associazione" al loro fianco vi era anche il fasanese Giovanni Gallo il quale, sempre secondo il pubblico ministero, "era acquirente abituale di sostanza stupefacente del tipo hashish, attivo per lo spaccio sul territorio di Fasano". Con Gallo operavano altri tre fasanesi che "rivestivano ruoli di fidati collaboratori di Gallo con il compito di detenere, trasportare e commercializzare nei territori di Fasano e Mola di Bari diversi quantitativi di sostanza stupefacente del tipo hashish provvedendo anche alla successiva fase di riscossione dei proventi dell'illecita attività".
L'indagine delle Fiamme Gialle e dei giudici baresi ha monitorato il presunto gruppo di spacciatori dal dicembre 2006 al giugno del 2007. Gli investigatori, in questo frangente, sono riusciti a mettere le mani su notevoli quantitativi di droga. Addirittura, nel dicembre del 2006, sempre i finanziari bloccarono, dopo un inseguimento sulla Statale 16, un 19enne fasanese che trasportava un chilo di hashish. Quest'ultimo tentò disperatamente la fuga speronando più volte l'auto della Guardia di Finanza. Ma alla fine il giovane perse il controllo dell'auto e uscì di strada venendo immediatamente arrestato. Da lì si avviò l'indagine e ora ecco la notifica degli avvisi di conclusione delle indagini. Gli indagati e i loro legali hanno ora venti giorni di tempo per presentare al magistrato eventuali memoriali. Dopo di che la Procura deciderà o meno di rinviarli a giudizio.
di Redazione
10/02/2015 alle 05:54:32
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