ESAME AUTOPTICO
Morte di Oussama Bouguerra: svolta l'autopsia sul corpo del tunisino
I medici legali avrebbero riscontrato diverse lesioni sul cadavere dell'extracomunitario: continuano intanto le indagini sulla vicenda
FASANO - Lesioni alla colonna vertebrale, fratture alla cassa toracica e alla base cranica e una compromissione all'intestino e al fegato. Questo avrebbero riscontrato i medici legali della Asl di Brindisi Stefano Termite e Giuliano Saltarelli sul corpo del 28enne Oussama Bouguerra, il tunisino trovato cadavere la sera dell'Epifania accanto alla tratta ferroviaria in territorio di Fasano. L'autopsia è stata eseguita venerdì scorso (16 gennaio) su disposizione del sostituto procuratore di Brindisi, Luca Buccheri, a cui è stato affidato il fascicolo delle indagini. L'extracomunitario era anche ubriaco quando è deceduto. Le indiscrezioni trapelate, però, non chiariscono se si tratti o meno di omicidio, l'ipotesi più accreditata dato anche il passato della vittima. Un regolamento di conti probabilmente maturato negli ambienti dello spaccio di stupefacenti.
Il ritardo dal ritrovamento del corpo all'esame autoptico è stato dettato dal fatto che occorreva innanzi tutto interfacciarsi con il Console di Tunisia per avvisare i parenti della vittima sulle intenzioni della magistratura italiana. Il cadavere di Bouguerra fu rinvenuto da alcuni dipendenti delle Ferrovie. Il corpo era in un viottolo sterrato (che collega il cavalcaferrovia di Torre Spaccata alla stazione a Pozzo Faceto) proprio accanto alla linea ferroviaria, in contrada Bicocca. A dare l'allarme era stato il macchinista di un treno che allertò la centrale dichiarando di aver sentito un colpo al convoglio. Giunto alla stazione di Fasano si scoprì che il treno aveva un fanale rotto e di conseguenza scattò la procedura obbligatoria in questi casi. Una squadra di operai delle Ferrovie percorse a piedi il tratto in cui il macchinista dichiarò di aver sentito il colpo (intorno al km 709) e fu così rinvenuto il corpo del giovane. Il cadavere, seminudo, era accanto ad un muretto a secco.
Il tunisino indossava dei jeans e una felpa mentre il giubbotto era accanto al corpo e le scarpe poco distanti. Sul posto giunse un'ambulanza del 118 e il medico a bordo spiegò alla Polfer e ai Carabinieri della Stazione di Pezze di Greco (anche loro nel frattempo giunti sul luogo del ritrovamento), dopo un primo esame del corpo, come le lesioni riscontrate non potessero essere compatibili con l'urto contro un treno aprendo nuovi scenari alla vicenda. Ora, dopo l'autopsia, qualcosa in più a disposizione degli inquirenti ci sarà di sicuro.
di Redazione
18/01/2015 alle 12:25:48
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