SENTENZA DEFINITIVA
Uccisero un uomo di Fasano a calci e a pugni: dovranno scontare 14 anni di carcere
I fratelli fasanesi Annibale e Mario Scolti si sono visti respingere il ricorso dalla Cassazione: in secondo grado avevano già visto ridotta la loro pena
FASANO - Uccisero un uomo (il fasanese Giovanni Bongiorno, 47 anni) a calci e pugni senza un perché: la Cassazione ha confermato la sentenza dei giudici d'appello per Annibale e Mario Scolti, fasanesi di 31 e 21 anni che si sono visti così respingere il ricorso presentato dai loro legali difensori. La sentenza è arrivata ieri (mercoledì 14 gennaio). I giudici di secondo grado avevano applicato uno sconto di pena ai fratelli Scolti comminando loro 14 anni di reclusione a testa a fronte dei 16 a cui erano stati condannati in primo grado.
Il fattaccio avvenne nella notte tra il 29 e 30 maggio del 2011. Giovanni Bongiorno fu ridotto in fin di vita (morì dopo due giorni) in seguito ad un pestaggio in un bar di Fasano. Poche ore dopo, gli investigatori fermarono i due fratelli Scolti che furono fin dal primo momento accusati di tentato omicidio. Dopo due giorni, quando Bongiorno spirò i due germani vennero accusati di omicidio volontario. Secondo la ricostruzione dell'accusa, Annibale e Mario Scolti cominciarono a pestare la vittima, facendolo crollare rovinosamente a terra e continuando ad infliggergli calci e pugni fino a quando Bongiorno non venne ridotto in fin di vita, per poi darsela a gambe levate.
di Redazione
15/01/2015 alle 08:18:58
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