VOLATA PRIMARIE
Dario Stefàno a Pezze di Greco: 'Avanti tutti per una Puglia nel segno della continuità'
Il candidato alle primarie del centrosinistra del 30 novembre, accompagnato dall'assessore regionale al lavoro Leo Caroli, ha incontrato alcune associazioni frazionali
FASANO – “Avanti tutti”. Lo slogan elettorale per le primarie del centrosinistra di Dario Stefàno ha chiuso, ieri sera (lunedì 17 novembre), l'incontro tenutosi con lo stesso senatore, accompagnato per l'occasione dall'assessore regionale al lavoro Leo Caroli, nella sala circoscrizionale di Pezze di Greco. Promotrice dell'iniziativa, molto partecipata, era stata l'associazione “A. Narducci” presieduta da Antonio Zizzi. Presenti anche rappresentanti di altre associazioni frazionali. Naturalmente lo scopo era quello di presentare alla comunità frazionale uno dei tre candidati alle primarie del centrosinistra che si sfideranno, il 30 novembre, per la candidatura alla presidenza della Regione.
E' stato proprio l'assessore Caroli ad introdurre l'incontro. «Mi viene data l'occasione di presentare Dario Stefàno in modo particolare – ha esordito Caroli -, fuori dagli schemi di partito e in funzione del buon governo regionale che c'è stato sinora e che abbisogna di continuità. Non si può disperdere questo patrimonio. Gli altri due candidati si propongono invece in discontinuità rispetto all'attuale Governo Vendola e questo la Puglia non se lo può permettere». Ecco quindi che Caroli ha ricordato com'era la nostra Regione prima dell'avvento dello stesso Vendola. «Era la regione delle raccomandazioni – ha continuato l'assessore – dove, per lavorare in qualsiasi settore, bisognava questuare al potente di turno. Ora quella Puglia non c'è più. Poi è arrivato il governo del cambiamento. E l'agricoltura? Ve la ricordate com'era? Un pozzo di San Patrizio dove tutti gli agricoltore avevano soldi, indistintamente. Non si controllavano poi dove questi soldi finissero. Poi è arrivato Stefàno e l'agricoltura è diventato il motore della regione. Perché Vendola ha portato avanti il progetto della bellezza, un progetto straordinario. Ha preso soldi e ha investito nell'agricoltura come nell'arte. Prendete l'Apulia Film Commission che ha dato lavoro a migliaia di pugliesi. Non è un caso poi che in tutta Italia le presenza turistiche sono in calo e in Puglia, in controtendenza, sono in aumento. Perché la gente sceglie questo posto che ha saputo valorizzare la bellezza. Una Regione che ha dimostrato che non è con l'austerity che si va avanti, che ha dimostrato come investire, alla fine, paga. Le regioni italiane hanno un debito pro capite assurdo ma ci fa onore che in classifica la Puglia sia all'ultimo posto. Abbiamo il debito pubblico più passo grazie al risanamento dei conti e alla valorizzazione della spesa. Siamo la Regione più virtuosa. Affinché non si disperda tutto questo patrimonio, come vi dicevo, occorre continuità. Per questo ritengo Dario Stefàno la persona più adatta a guidare la Puglia. Una persona seria, competente e preparata, dall'alto livello umano ed etico, che non solo la Puglia ha imparato a conoscere ma l'Italia intera come ha dimostrato nella questione che ha portato alla decadenza di Berlusconi».
Dopo di che la parola è passata a Stefàno. «Siamo qui per parlare della Regione che vorremmo e che vogliamo – ha dichiarato il senatore e candidato alle primarie -. Io mi sono candidato per vincerle le primarie, con coraggio, per difendere un lavoro continuativo svolto, anche tra mille difficoltà, in questi anni. Quando siamo arrivati la Regione aveva un debito di tre miliardi e mezzo di euro, un sistema sanitario che produceva solo debiti, settori come l'agricoltura, la cultura e il turismo che non riuscivano a tradursi in imprese vincenti. In tutti questi settori abbiamo lavorato per migliorarli e ci siamo riusciti ma il lavoro non è finito. Nel corso degli anni abbiamo messo a posto conti e situazioni gravi e ora che tutto è stato messo a posto possiamo passare alla fase due. Abbiamo dimostrato che la cultura può dare da mangiare alla faccia del pensiero di Berlusconi e Tremonti che pensavano il contrario. Penso all'Apulia Film Commission e alla Puglia Sound, progetti che hanno dato modo a migliaia di pugliesi di lavorare e creare una filiera che ha portato turismo di quantità e di qualità. Abbiamo rimesso in piedi l'agricoltura che aveva smesso di pensare con la propria testa. Ora abbiamo sperimentato l'innovazione. Prendete la filiera del vino che ora ci consente di primeggiare in Italia mentre prima eravamo solo produttori di mosto. In dieci anni abbiamo creato una Puglia diversa e siamo tutti orgogliosi di questa Regione ora. Prima ci davano regalie che desertificavano le potenzialità dei territori, vedi Taranto o il polo energetico a Brindisi. Abbiamo anche avuto il governo centrale contro. Tranne una parentesi di un anno e mezzo a Roma c'era il centrodestra che frenava la nostra voglia di andare avanti. E anche ora a Roma si rema contro questo territorio. Prendete lo “Sblocca Italia”. Ci vogliono imporre le trivelle nel nostro mare. Vogliono tornare ad imporci le loro scelte e su cui io non sono d'accordo. Io mi sento di essere quello che può difendere meglio in concetto di Puglia che abbiamo creato e quello che può operare con più autonomia rispetto ai diktat dei partiti. Sono stato vendoliano in Puglia e lo sono ora a Roma. Difendo il governo del bene comune e che ci porta a poter dire che siamo una regiona che non chiede col cappello in mano ma che cammina da sola. Io mi sento eletto dal territorio e non dal partito. Le piazze, poi, non sono un freno. Non provocano danni. Anzi, i danni sul territorio si creano quando quelle piazze non vengono ascoltate. E se non avessimo avuta la piazza ci avrebbero imposto il rigassificatore a Brindisi che non serviva. Io mi sento pronto per governare la Puglia. Per l'esperienza vissuta dall'interno in questi anni. Il centrosinistra è in vantaggio non per la divina provvidenza ma perché i pugliesi ci riconoscono il lavoro svolto sinora. Ma è importante che si vada votare alle primarie perché è uno strumento che permette al popolo di scegliere i propri rappresentanti. Il centrodestra non riesce a farle. Noi invece diciamo scegliamo insieme e liberamente. E non è detto che un iscritto al Partito Democratico debba per forza votare un iscritto al suo partito. Occorre votare con coscienza e misurare i programmi. In questi mesi ho girato la Puglia per raccontare tutte queste cose ma il rischio che poca gente vada a votare alle primarie è alto. Il 91% dei giovani, secondo un sondaggio, non sa che a marzo ci sono le regionali. Figuriamoci se sanno che ci sono le primarie il 30 novembre. Perciò vi chiedo di diffondere la notizia. Dobbiamo vincere le regionali ma dobbiamo vincerle con le idee di chi da dieci anni porta avanti nel migliore dei modi la Regione. Idee che portino avanti tutti».
di Redazione
18/11/2014 alle 06:23:31
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