NOTA CHIARIFICATRICE
Fabiano Amati interviene sulla questione Pronto Soccorso di Fasano
Il consigliere regionale rassicura sul reparto ma attacca la Regione su altre problematiche relative al futuro
FASANO - “Se il Pronto Soccorso di Fasano sia stato declassato o meno prego di chiederlo al Dott. Massimo Leone, ottimo esperto ed affidabile operatore dell'emergenza, che con dovizia di particolari spiegherà sotto il profilo tecnico che non è così. C'è invece un problema collegato che desta preoccupazione e che se non si risolve mi vedrà andare di matto." Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, con riferimento al piano delle emergenze approvato ieri dalla Giunta regionale.
"Il piano delle emergenze circa Fasano non tiene conto che tra sei anni - ribadisce Amati -, con l'apertura del nuovo ospedale, i territori di Fasano e Cisternino (almeno) saranno inglobati nella rete d'assistenza ospedaliera della Asl di Bari. Ne deriva che tutti i servizi attualmente assicurati a Fasano devono indiscutibilmente continuare ad essere garantiti, anche in termini di dotazione di personale, altrimenti il giorno dell'inaugurazione del nuovo ospedale non avremo le risorse umane e il contingente di posti letto da trasferire per farlo funzionare. E non si dica, con questi chiari di luna, che si faranno nuove assunzioni. Per questo è opportuno, altrimenti impedirò con tutte le forze l'esecuzione di qualsiasi deliberazione, che il piano delle emergenze sia rivisto calcolando gli impatti sul bacino di riferimento del nuovo ospedale e che le prestazioni attualmente assicurate dal Pronto soccorso di Fasano siano addirittura potenziate, aldilà del nome tecnico che poi si dovrà dare al servizio in base alle leggi, ai regolamenti, agli ordini, alle discipline e alle linee guida, di qualsiasi livello.
Se questo non si farà vorrà - va giù duro il consigliere regionale fasanese - dire che la Regione da un lato programma nuovi investimenti utili e dall'altra ne pregiudica l'esecuzione. Una incomprensibile schizofrenia, verrebbe da dire, che bisogna impedire. Pertanto, ho già chiesto all'assessore Pentassuglia, al Direttore d'area Pomo e al Dirigente Ungaro di organizzare con urgenza, entro una settimana, un apposito incontro tecnico. Diversamente sarò promotore di disobbedienza. Come si sa la missione che mi sono dato, con tanta fatica e sofferenza, è il nuovo ospedale, e per questo non tollererò nessun atto di programmazione, adottato nelle more, che svilisca l'importantissimo traguardo. Piaccia o non piaccia, sono fatto così. Fuggo dall'uso della salute per motivazioni politiche, insorgo con tutto il peso politico quando si tratta di salvare vite umane.”
di Redazione
29/10/2014 alle 11:29:03
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