ASPRA POLEMICA
Vito Bianchi si scaglia contro Cisternino: 'Mentre gli altri dormono io agisco per Fasano'
Il capogruppo del movimento 'in Comune' non le manda certo a dire sia contro il presidente del consiglio che per tutta la classe politica locale
FASANO - “Rivendico con forza il risultato di aver contribuito in prima persona a salvare il reparto di Pediatria di Fasano, e di aver smosso dall'inerzia una politica fatta di ipocrisie e fannullaggine, che fino ad oggi ha accompagnato fra promesse, sorrisi e strette di mano l'agonia del nostro ospedale: in dodici anni di amministrazione di destra a Fasano, e in dieci di sinistra alla Regione, cosa hanno fatto i politici delle due parti? Lo giudichino i cittadini. Ora arriviamo noi di “in Comune”, ci diamo da fare, e i suddetti politicanti se la prendono pure, quando vedono che otteniamo risultati concreti per la comunità fasanese: siamo alla follia!”.
E' con questa dichiarazione che si apre la risposta di Vito Bianchi a Gianluca Cisternino, presidente del gruppo di consiglieri comunali che si occupa delle questioni riguardanti il nosocomio locale. “La mia passione disinteressata – continua Bianchi – viene definita “propaganda”, la mia presa di posizione decisa e immediata viene spacciata per “protagonismo”, il risultato positivo che ne è conseguito fa andare su tutte le furie i membri del consesso: i quali, invece di essere contenti, mi attaccano assurdamente, a livello personale. Francamente, queste miserie non mi interessano: sono felice di aver raggiunto lo scopo che mi ero prefisso fra sabato e domenica scorsa, in quarantott'ore di intensa sensibilizzazione della comunità fasanese e degli organi dell'Asl. In quelle stesse quarantott'ore, altri membri della commissione sanitaria si dedicavano invece ai fatti propri o a questioni per loro più urgenti, come le elezioni in consiglio provinciale e le tattiche per il consiglio comunale.
Della Pediatria non avevano tempo di interessarsi - continua Bianchi -, visto che bivaccavano ai bar di Brindisi e Fasano per le loro strategie politiche, secondo costume. Ma Pediatria andava salvata con urgenza massima, ed ecco che mi sono attivato con tempestività, coordinando l'azione con chi sarebbe andato a rappresentare le istanze fasanesi all'incontro con i vertici dell'Asl, lunedì 13 ottobre. Se non avessi provveduto personalmente a informare cittadini di quanto stava accadendo, tutto sarebbe passato sotto silenzio, e i Fasanesi non avrebbero avuto più Pediatria: perché due dei nostri valenti pediatri in servizio a Fasano sarebbero finiti a Francavilla, e uno a Ostuni. Questi sono i fatti, che abbiamo fatto emergere. Per cui, chiedo ai membri del gruppo sulla sanità rappresentato da Gianluca Cisternino: è vero o no che venerdì 10 ottobre, a tre giorni dall'incontro che a Brindisi doveva decidere le sorti della Pediatria fasanese, vi siete messi a parlare con Ciannamea e compagnia di dislocazione dei reparti? E' vero o no che è stato Vito Bianchi a porre con vigore la questione della Pediatria, mentre il resto della commissione dibatteva sterilmente di tutt'altro? E' vero o no che è stato il sottoscritto ad aver fatto verbalizzare l'intenzione di animare una vibrata protesta delle famiglie fasanesi durante l'incontro con il direttore generale dell'Asl di Brindisi?
Se tutto questo è vero - accusa il capogruppo di "in Comune" -, e lo è, il mentitore non sono io, ma i politici che cercano di screditarmi. E so anche perché: le elezioni regionali mettono ansia, e la mia persona, fuori dagli schemi, lontana mille miglia dai compromessi, vicina alla cittadinanza e non alle stanze del potere, scombussola un sottobosco politico composto da studentelli svogliati che passano la giornata a spettegolare sui social invece di lavorare o dare esami all'università, portaborse cronici e riciclati, profittatori patentati, “parenti di”, indagati, condannati dalla giustizia e cambiacasacche abituali. Non si preoccupino delle voci sulla prossima tornata elettorale regionale, tutti costoro, e pensino non ad attaccare il sottoscritto, ma a crescere politicamente e, innanzitutto, umanamente. Se poi dovessimo accorgerci, come alle scorse elezioni comunali, che il quadro continua ad essere così tanto desolante, se dovesse proseguire il tiro al bersaglio del tutto gratuito nei confronti della mia persona, con offese strumentali e indegne, come se l'avversario da combattere fosse solo Vito Bianchi, e non chi provoca danni alla collettività a getto continuo poiché malgoverna in città o in Regione, be', allora non potremo esimerci dall'offrire nuove opportunità di riscatto ai cittadini”.
di Redazione
17/10/2014 alle 17:33:01
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