POLEMICA LEGISLATIVA
In Comune replica al dirigente Virgilio: 'Sulle caldaie abbiamo ragione noi'
Il movimento civico guidato da Vito Bianchi elenca una serie di note del regolamento regionale che attesta la periodicità biennale
FASANO - Il Movimento “In Comune”, con riferimento al comunicato stampa del 10 ottobre, a firma del dirigente comunale dott. Fernando Virgilio (I controlli sulle caldaie, con relativa autocertificazione, vanno effettuati ogni due anni), nel prendere atto che non vi è alcuna smentita o rettifica al proprio comunicato del 4 ottobre scorso e a quanto scritto, da ultimo, dal quotidiano “Il Sole 24 Ore”, replica alla nota del dirigente fasanese.
"Il regolamento regionale n. 24 del 27 settembre 2007 non stabilisce - scrivono da 'in Comune' -, come egli afferma, la cadenza biennale dei controlli sugli impianti termici; in attesa di conoscere dal dott. Virgilio quale articolo del regolamento regionale contenga “siffatta verità”, ricordiamo ai cittadini che il regolamento (con l'art. 4, comma 1) dice che i controlli sono disciplinati dall'allegato “L” del D.Lgs. n. 192/2005, il quale cosi dispone: 12. Ai sensi dell'art. 9, commi 1, 2, 3 e 4, decreto 19 agosto 2005, n. 192, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano e le autorità competenti, nell'ambito delle proprie competenze territoriali, in un quadro di azioni che promuova la tutela degli interessi degli utenti e dei consumatori, ivi comprese informazione, sensibilizzazione ed assistenza all'utenza, effettuano gli accertamenti e le ispezioni necessarie all'osservanza delle norme relative al contenimento dei consumi di energia nell'esercizio e manutenzione degli impianti termici. (...) 14. Le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano e le autorità competenti, nell'ambito delle proprie competenze territoriali, ed eventualmente attraverso gli enti e gli organismi da esse delegati, provvedono ai compiti di cui al precedente comma 12, accertano la rispondenza alle norme di legge degli impianti termici presenti nel territorio di competenza e, nell'ambito della propria autonomia, con provvedimento reso noto alle popolazioni interessate, stabiliscono le modalità per l'acquisizione dei dati necessari alla costituzione di un sistema informativo relativo agli impianti termici e allo svolgimento dei propri compiti. A tal proposito è resa obbligatoria la trasmissione, da parte dei manutentori degli impianti termici o di altri soggetti ritenuti pertinenti, con le modalità ed entro i termini stabiliti dal predetto provvedimento, del più recente rapporto di controllo e manutenzione di cui al comma 8. 15. La trasmissione di detto rapporto di controllo tecnico deve pervenire all'amministrazione competente, o all'organismo incaricato, con timbro e firma dell'operatore e con connessa assunzione di responsabilità, almeno con le seguenti scadenze temporali: a) ogni due anni nel caso di impianti di potenza nominale del focolare maggiore o uguale a 35 kW; b) ogni quattro anni nel caso di impianti di potenza nominale del focolare minore di 35 kW. È del tutto evidente come l'affermazione del dott. Virgilio è assolutamente inesatta e fuorviante: la chiarezza della norma sopra riportata dispensa dal fare ulteriori commenti al riguardo. Si fa solo presente che tali scadenze sono riprese dal DPR n. 74/2013, al quale la regione Puglia deve provvedere ad adeguarsi riformando il già citato regolamento n. 24/2007 (art. 10, comma 5). In merito al secondo punto del comunicato “circa la presunta mancanza di titolarità del Comune di Fasano ad assumere la gestione del servizio [di controllo e verifica degli impianti termici]”, vorremmo sapere dal dott. Virgilio in base a quale “norma” il Comune di Fasano “ lo ha appaltato” alla società “Itambiente srl”, dato che l'articolo 4, comma 2 del già citato regolamento regionale n. 24/2007 così dispone: “la Regione Puglia, per garantire le ispezioni degli impianti termici, individua nei Comuni con popolazione superiore a 40.000 abitanti e nelle Province, per il restante territorio, le Autorità competenti per le attività di ispezione degli impianti termici, come prescritto dall'art. 283 lett. i) del decreto legislativo n. 152/2006;”. Il Comune di Fasano non ha mai superato tale soglia, come certificato dai dati Istat (e come egli dovrebbe sapere, come responsabile del settore demografico), per cui suona a dir poco singolare il voler precisare che l'affidamento di tale appalto, effettuato con contratto dell'8 luglio 2010, è stato “stipulato in piena conformità e rispondenza alle disposizioni di legge regionale e nazionale”. Tra queste è compreso, per caso, anche l'art. 476 del codice penale (Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici)?
La domanda, più che lecita, è spontanea, visto anche il silenzio quasi completo finora osservato dalla Provincia di Brindisi, vera “Autorità competente” riconosciuta dalla Regione per lo svolgimento dei controlli. È il caso, allora, prima di invitare i cittadini ad effettuare autocertificazioni prive di qualsivoglia valore giuridico, di accertarsi che l'attività amministrativa sia veramente conforme e rispondente alle disposizioni di legge, ma quelle vere, e non quelle inventate per giustificare comunicati stampa come quello diramato dal Comune.
Alla nota il movimento 'in Comune ha anche allegato la circolare della Regione Puglia del giugno 2014 che spiega come il Dpr sia un riferimento minimo inderogabile per la questione dei controlli.
di Redazione
11/10/2014 alle 10:33:38
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